Vinitaly and the City: «Più gente, ma lontani i numeri pre-Covid»
Bilancio del «fuori fiera»: 30mila degustazioni in 4 giorni
VERONA Oltre trentamila degustazioni fra venerdì scorso e lunedì sera. Cioè i quattro giorni in cui Vinitaly and the City è tornato a fare da «fuori salone» del Vinitaly vero e proprio, in programma fino a oggi in fiera. Un fuori salone che, come la rassegna internazionale sul mondo del vino, tornava dopo due anni di assenza forzata: l’ultima edizione nel 2019, prima che arrivasse il Covid. Creato nel 2016, Vinitaly and the City è stato ideato per attirare il pubblico verso il centro città nel momento in cui Vinitaly si apprestava a focalizzarsi sul format business, attirando quindi tra i padiglioni un pubblicato fatto soprattutto di operatori di settore e buyer. Il picco di afflusso si è registrato domenica dopo che venerdì, all’inaugurazione, il sindaco Federico Sboarina aveva detto: «È l’edizione più importante perché siamo nel periodo storico più difficile dal dopoguerra, oggi ci riprendiamo quello che il Covid ci ha tolto per due anni: una città piena di turisti e di gente, come gli alberghi e i ristoranti». Circa 56 gli eventi tra masterclass sul vino, incontri e concerti, nelle quattro giornate di questo Vinitaly and the City. Nel 2019 il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, aveva parlato di un fuori salone da circa 80mila presenze, ossia 20mila in più rispetto all’edizione precedente. Era appunto un altro contesto storico, scevro da restrizioni come quelle sperimentate per il Covid e senza guerre come quella in Ucraina che sta togliendo al mondo del vino una fetta di mercato — quello russo — così come una quota di buyer dal profondo Est. «C’è stato più giro in città ma non facciamo paragoni col 2019, l’ultima edizione prima del Covid…», suggerivano nelle scorse ore, non a caso, molti esercenti del centro storico. Intanto da Studio27 e Doc Servizi, organizzatori di Vinitaly and the City, riepilogano alcuni numeri
I luoghi coinvolti
Due logge antiche, tre piazze, Torre dei Lamberti , dieci Porte e tre palazzi storici
come le «2 logge antiche, 3 piazze monumentali, 1 torre, 10 porte e 3 palazzi storici» dove si sono tenuti gli eventi della rassegna, in particolare «Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, oltre alle Logge di Fra Giocondo e la Loggia Antica, senza dimenticare la Torre dei Lamberti». Tra gli ospiti principali, a cavallo tra la musica live e gli incontri, vanno ricordati Morgan, Roy Paci, i F.a.s.k., Joe Bastianich, lo chef Iginio Massari, Giorgione e Tracy di Masterchef: l’ultimo atto di Vinitaly and the City 2022 è stato proprio il concerto del già citato Morgan, in Cortile Mercato Vecchio, lunedì sera. Fra le altre attività proposte invece il tour teatrale Shakespeare and Wine, le passeggiate al tramonto organizzate da Assoguide, la rassegna Parole di Vino in collaborazione con la libreria Feltrinelli e alcune performance musicali di artisti buskers in sette angoli del centro fra cui Porta Borsari. La radio partner dell’evento è stata Radio Monte Carlo.