Corriere di Verona

La Tezenis vola Frosini: «Pronti a migliorare verso i playoff»

- Matteo Sorio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il bilancio è «più che positivo» e la sensazione è quella di una squadra «rinforzata­si nelle difficoltà», con una «base difensiva ottima» e «un attacco che può vedere ancora più coinvolgim­ento specie nei giovani». Così Alex Frosini, classe ’72, ds di una Verona che sabato inizia la fase a orologio dall’alto del secondo posto nel girone Rosso di A2, 21 vinte e 5 ko, secondo miglior record gialloblù dal ritorno tra i «pro» del 2010 a oggi. «Sarà una fase importanti­ssima perché “allenante” in vista dei playoff — dice Frosini — affrontiam­o tre delle prime quattro del girone Verde: è l’occasione per migliorare ancora». Il calendario: Verona ospita sabato alle 20.30 Treviglio, mercoledì prossimo va a Orzinuovi (fanalino di coda), domenica 24 busserà Pistoia mentre il primo maggio c’è il bigmatch a Udine. Il biglietto da visita della Tezenis è un 2022 con una sola sconfitta in campionato, contro San Severo, più quella nei quarti di Coppa Italia contro Cantù. Secondo Frosini, «dal girone di ritorno in poi siamo cresciuti molto». Non solo: «Nell’ultimo mese sono migliorati anche i giovani, nel coinvolgim­ento, mentre nelle ultime partite abbiamo perso meno palloni», un fatto quest’ultimo che ammorbidis­ce il primato negativo di palle perse, 16.3, uno dei nei gialloblù. Sui giovani Frosini ci insiste perché la crescita di Verona prima dei playoff può passare soprattutt­o da loro. Messi insieme Udom, Grant e Casarin fatturano mediamente quasi 16 punti sui 75 totali cui viaggia la squadra. Dice, Frosini: «Mi piacerebbe vederli un po’ meno timorosi nel prendersi un tiro. Grant in questo è migliorato tanto, per Udom è solo questione di trovare il momento giusto per segnare quei 2-3 canestri in fila che possono sbloccarlo, anche Casarin sta già mostrando un focus migliore nello scegliersi le conclusion­i». Sugli altri, per Frosini, «c’è poco da dire: Anderson, Rosselli, Pini, Johnson, Candussi, Caroti, Spanghero, sono giocatori navigati alla categoria». L’importante, adesso, è «arrivare pronti ai playoff maturando la consapevol­ezza di potersela giocare con tutti e sapendo che si giocherà più a metà campo, con maggiori contatti e ritmi un po’ meno alti». Tocca ad Alessandro Ramagli unire tutti i fili: «Finora ha fatto una stagione fantastica — riflette Frosini del tecnico gialloblù — perché ha allenato la squadra con continuità, nonostante tutti gli infortuni e problemi vari, riuscendo a capire le necessità dei giocatori». È la prima stagione di un progetto triennale che guarda a quest’annata come a una base forte da cui costruire.

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