Borsa di studio, truffa sventata ai danni di una studentessa
VERONA Un sms fasullo. Un link con cui confermare una transazione. E da lì, attraverso il click su un sito-clone cioè falso, la sottrazione di 3mila euro dal proprio conto corrente ossia l’importo della borsa di studio ricevuta il giorno prima. A segnalare la truffa in cui è incappata una studentessa veronese, Silvia U., è Adiconsum: «Abbiamo presentato ricorso all’Abf, organo di risoluzione alternativa delle controversie, e Poste Italiane ha proposto una soluzione transattiva offrendo un rimborso integrale». L’avvocato Silvia Caucchioli, consulente dell’associazione, dice che «le truffe di questo genere stanno diventando ormai giornaliere». Conferma Davide Cecchinato, guida di Adiconsum Verona: «Nei primi quattro mesi del 2022 abbiamo una valanga di segnalazioni simili. Parliamo del nuovo versante della tutela del consumatore. Gran parte dei servizi bancari oggi passa per canali digitali e la criminalità investe parecchi milioni per carpire i dati».