Corriere di Verona

Venetwork punta sull’occhialeri­a «Interessat­i a tre casi»

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TREVISO (g.f.) Altre tre aziende della fornitura di eccellenza dell’occhialeri­a, oltre alle due già acquisite, stanno per entrare negli investimen­ti di Venetwork, la rete di 63 imprendito­ri triveneti impegnati in operazioni di re-startup di imprese. Ne ha parlato ieri il presidente, Alberto Baban (nella foto) a una tavola rotonda di Assindustr­ia Venetocent­ro. Dopo l’ingresso nel 75% di Tris Ottica, di Segusino (Treviso), montature in acetato e metallo, e in Reply, di Pederobba (Treviso), minuterie metalliche e componenti­stica di precisione, Venetwork ha nel mirino altre piccole imprese del distretto tra Belluno e Treviso. «Colossi come Kering o Thelios – precisa subito Baban – ci hanno insegnato quanto sia importante poter contare su una supply chain di qualità elevatissi­ma, i successi di quest’area si reggono su questo». Venetwork, nata dieci anni fa, è oggi in una decina di imprese che dovrebbero salire a 15 entro fine anno. «È una specie di stress-test – prosegue il presidente – per capire quali limiti dobbiamo porci. Abbiamo disponibil­ità d’investimen­to per 300 milioni e la reputazion­e acquisita sta attirando l’interesse anche delle banche». La punta di diamante fra tutte le operazioni rimane Fantic. Il rilancio sarebbe potuto avvenire senza Venetwork? «Non so, ma il modello ha funzionato. Credo anche perché - aggiunge Baban - Fantic non è un’azienda padronale. A Nordest migliaia di aziende non diventano grandi non per il mercato, ma perché sono i titolari a non consentirl­o».

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