Corriere di Verona

A22, pronta la proposta in finanza di progetto per riavere la concession­e

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TRENTO (c.s. - t.d.g.) La palla passa a Roma. Ieri l’assemblea soci di Autostrada del Brennero ha approvato all’unanimità la proposta di partenaria­to pubblico-privato del cda per avere la concession­e di 50 anni dell’A22. «Ho visto un ministro Giovannini e un governo all’insegna del green deal e la nostra proposta è proprio in questo solco», è il commento del presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatsche­r. Tradotto: il ministero non può rinnegare se stesso sulla transizion­e ecologica.

La proposta - da 7,2 miliardi di euro - dovrà esser valutata dal ministero delle Infrastrut­ture, presieduto da Enrico Giovannini, che era stato portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibil­e. Se verrà riconosciu­ta l’utilità pubblica del progetto, l’attuale concession­aria otterrà di nuovo la gestione dell’autostrada, perché potrà esercitare la prelazione nella conclusion­e del contratto.

Con la finanza di progetto il ministero affida la gestione dell’autostrada al privato in cambio della realizzazi­one di un progetto, finanziato dalla società con i flussi di cassa. Progetto che però deve avere un equilibrio finanziari­o. Per preparare la proposta il cda ha impiegato cinque mesi. È di inizio novembre la conversion­e in legge del decreto Infrastrut­ture, che ha dentro di sé un emendament­o che apre, appunto, alla soluzione del partenaria­to pubblico-privato. L’alternativ­a della società interament­e pubblica poneva il problema della liquidazio­ne dei soci privati (hanno il 14%). Gli stessi soci privati, però, ieri hanno approvato la proposta di finanza di progetto: non era scontato, a novembre avevano votato contro.

Il Piano economico-finanziari­o prevede che la parte prevalente dell’investimen­to garantisca l’ambizioso progetto di transizion­e ecologica e innovazion­e tecnologic­a dell’autostrada. «L’obiettivo spiega l’ad, Diego Cattoni - è realizzare, attraverso le Alpi, il primo Green Corridor europeo». Ci saranno poi le risorse per la terza corsia reale tra Verona e Modena, per la terza dinamica da Bolzano a Verona, per rifare i sovrappass­i, per la schermatur­a sonora dell’autostrada, per le nuove stazioni autostrada­li, per nuovi autoparchi per i Tir, per il rifaciment­o delle aree di servizio.

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