Due tragedie, Samantha era sulla moto Daiana in auto
Salgareda, autista indagato per omicidio stradale
Samantha Renon, una studentessa appena 17enne residente a Cessalto, nel Trevigiano, ha perso la vita in un tragico schianto mentre era in sella alla sua moto Husqvarna, 125 cc di cilindrata, in un incidente stradale. Ed è morta ma questa volta in automobile anche una ragazza di 24 anni, Diana Galicaj, di Badia Polesine, che ha sbandato da sola uscendo di strada mentre tornava dal lavoro nella serata di mercoledì. La sua Lupo ha terminato la corsa contro la recinzione di una casa.
SALGAREDA (TREVISO) E’ bastata una frazione di secondo, una manovra sconsiderata di un automobilista e una giovane vita, l’ennesima, si è spenta, sotto lo sguardo impotente dei genitori che si sono visti strappare così l’unica figlia. Samantha Renon, studentessa 16enne dell’istituto Sansovino di Oderzo è l’ennesima croce sulle strade della Marca, in un luogo che qualcuno ha soprannominato «l’incrocio maledetto». È quello tra la strada provinciale
66, via Arzeri, e via Redenta, a Salgareda, già in passato balzato alle cronache per incidenti gravi.
La ragazza, residente con la famiglia a Santa Maria di Campagna di Cessalto, ha perso la vita in un tragico schianto mentre era in sella alla sua moto Husqvarna, 125 cavalli di cilindrata. Samantha si è scontrata contro una Ford Fiesta rossa che proveniva dalla direzione opposta di marcia e ha improvvisamente svoltato dalla strada principale sulla laterale via Redenta (un’altra strada provinciale) a sinistra, diretto verso la zona industriale. Il guidatore, un 35enne di origini albanesi residente a Salgareda, stava andando a lavoro e non si è reso conto del sopraggiungere della moto che procedeva dalla direzione opposta, da località Arzeni verso Campo di Pietra. L’impatto, violentissimo, è stato inevitabile e non ha lasciato scampo alle 16enne, disarcionata per decine di metri. Il primo a dare l’allarme ai soccorsi è stato proprio il balcanico. «Non l’ho vista, non l’ho vista», ha continuato a ripetere, disperato, sotto choc.
Nell’arco di alcuni minuti sono giunti il medico e gli infermieri del Suem 118, con ambulanza e automedica, ma per la giovane non c’è stato nulla da fare. Il personale medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Anche l’elicottero, inviato dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, è dovuto rientrare alla base vuoto. Per i rilievi di legge è giunta una pattuglia della polizia stradale di Treviso. Il traffico lungo la provinciale è rimasto a lungo interrotto e la circolazione è stata deviata attraverso l’area della cantina di Campo di Pietra. Per regolare il traffico sono intervenuti anche alcuni volontari e il sindaco di Salgareda, Andrea Favaretto. Avvertiti di quanto accaduto, i genitori di Samantha sono arrivati sul luogo della tragedia: un dolore lancinante il loro, di lacrime e dolore. A pochi passi da loro l’automobilista, sconvolto a sua volta. La giovanissima vittima, studentessa dell’istituto Sansovino di Oderzo, lascia il papà Luca, autotrasportatore originario di Motta di Livenza, e la mamma Diana, impiegata di ragioneria per un’azienda. La famiglia ha vissuto tanti anni a Ponzano Veneto, Comune di origine della madre della ragazzina, prima del trasferimento a Cessalto. Samantha, grande appassionata di motori, aveva un fidanzato che, in una foto pubblicata sul suo profilo Instagram, bacia appassionatamente. Scampoli di felicità e leggerezza, spazzati via per sempre. La Procura di Treviso aprirà oggi un fascicolo per omicidio stradale. Forse già oggi arriverà il nullaosta per il funerale.