Società di Belle Arti, venti artisti al «secondo tempo» della biennale
VERONA Il «secondo tempo» della biennale della Sbav, la Società di Belle Arti di Verona è stato inaugurato in quella che è la sede espositiva degli artisti veronesi, la chiesa di San Pietro Incarnario in Stradone Maffei. Dopo il primo evento, conclusosi il 16 marzo, tocca alla seconda parte dell’esposizione, con venti nomi, tra cui il presidente della società Gianni Lollis. C’è spazio per le rielaborazioni fotografiche dal taglio iperrealistico di Mara Balabio, per le sculture di Vincenzo Della Pietà e di Bruna Grigoletti e per i lavori che richiamano le avanguardie di inizio Novecento firmati da Maurizio Sartori e Giorgio Soave. «Finalmente, dopo due anni di stop a causa della pandemia – dice il vicepresidente Rino Guandalini –, siamo tornati ad ospitare una rassegna che non era mai mancata nel corso della lunga storia. Stiamo ancora combattendo con alcune difficoltà, ad esempio la ricerca di una sede fissa e non provvisoria» Sarà possibile visitare l’esposizione fino al 27 aprile. (d.o.)