Corriere di Verona

Venetian Heritage, Vuitton e Valentino Party «con stile»

- Di Sara D’Ascenzo

Nel 2017, di questi tempi, un camion partiva da Parigi carico di ostriche, destinazio­ne Venezia, per il riceviment­o di François Pinault a Fondazione Cini. Sono passati cinque anni, due di pandemia mondiale e quasi due mesi di guerra. Il clima a Venezia è mutato, così come il profilo di Riva Sette Martiri, solitament­e affollato di yacht. A poche ore dalla settimana delle vernici della Biennale di Venezia, degli eventi collateral­i e delle tante mostre che in questi giorni stanno aprendo le loro porte ai visitatori, la mondanità legata alla cultura misura le parole. Nessuno vuol parlare di feste, l’espression­e è stata messa sotto chiave per essere liberata, si spera, in tempi migliori. Ma il coté mondano morde il freno. E questa settimana non se ne starà in tuta e scarpe da ginnastica. Certo, si devono registrare defezioni importanti: il consueto riceviment­o dato da François Pinault, quest’anno non ci sarà. Chi invece sarà in forze a Venezia è la maison Louis Vuitton, che celebra il suo legame con la città veicolato dall’arte e dal sostegno ad alcuni progetti di restauro e conservazi­one del patrimonio veneziano. Proprio in virtù del fatto che la mostra «Apollo, Apollo» di Katharina Grosse all’Espace Louis Vuitton Venezia è evento collateral­e della Biennale, la Sovrintend­enza ha accordato alla maison del lusso la possibilit­à di organizzar­e per il 20 nella Loggia di Palazzo Ducale un pranzo seduto per curatori, artisti, mondo dell’arte, in onore dell’artista, apparecchi­ato dallo chef stellato Massimilia­no Alajmo, mentre la sera, all’espace, ci sarà la vernice della mostra con qualche numero in più. Alajmo non è l’unico stellato, anzi tristellat­o, che si occuperà degli eventi Vuitton. Il 21, per celebrare il supporto dato alla Fondazione Venetian Heritage presieduta da Peter Marino e diretta da Toto Bergamo Rossi - per il rinnovo degli spazi museali della Ca’ d’Oro, ne secondo piano nobile del museo ci sarà un gala dinner con Michael Burke, presidente di Louis Vuitton e Daniele Ferrara, Direzione regionale Musei Veneto, «padroni di casa» e il catering affidato al ristorante bergamasco «Da Vittorio» della famiglia Cerea. Invitati? Volti noti? Aa Venezia ne pioveranno per l’occasione, anche se, ovviamente, è difficile saperli ora. Il 22, a pranzo, si celebra la partnershi­p con la fondazione Muve (musei civici veneziani) e il restauro del ciclo pittorico dell’artista francese Emile Bernard, che a fine anno sarà esposto all’espace e successiva­mente al Museo Correr. Pranzo in un posto mozzafiato: la chiesetta del Doge a palazzo Ducale. Infine un brunch a Palazzo Brandolini in onore della contessa Cristiana Brandolini d’Adda, che ha firmato la prefazione del volume della collana Fashion Eye di Louis Vuitton dedicata a Venezia con fotografie di Cecil Beaton degli anni’50. Anche per questo brunch il partner sarà Venetian Heritage, che ogni anno per la Biennale organizza alcuni giorni di eventi a Venezia per i soci sostenitor­i finalizzat­i alla raccolta fondi per i progetti di restauro. Quest’anno, per replicare i fasti del Tiepolo Ball realizzato con Dior tre anni fa su modello del celeberrim­o Bal Oriental del collezioni­sta d’arte Charles de Beistegui, il cartoncino d’invito portava la scritta «Fenice Ball» e il ballo avrebbe dovuto svolgersi alla Fenice il 23 aprile con gli ospiti vestiti in maschera ricalcando i costumi delle opere liriche. Niente da fare. Con la guerra a due passi da casa il ballo si è trasformat­o in un gala dinner con concerto sempre alla Fenice e sempre con Dior e il 10% del ricavato andrà al fondo istituito dalla Regione Veneto per gestire l’emergenza profughi ucraini. Ma gli eventi della fondazione non si limitano al 23 o al 21 alla Ca’ D’Oro. Il 22 per celebrare il restauro dello scalone doppio del Codussi alla Scuola Grande San Giovanni Evangelist­a, ci sarà un dinner con musica alla Scuola con l’ensemble di musica barocca «William Christie». Intorno tante altre maison di moda si faranno sentire. Il 19 e il 20 l’attrice Tilda Swinton, ambassador di Chanel, sarà a Venezia per un premio organizzat­o dalla casa francese; il 21 a palazzo Soranzo van Axel, il gallerista americano Gagosian organizza un dinner per la sua artista Mary Weatherfor­d che esporrà a Palazzo Grimani, mentre la maison Valentino, main sponsor del Padiglione Italia insieme alla Sanlorenzo Yacht, organizza una cena alle Corderie dell’Arsenale. Luogo d’elezione dello stilista Pierpaolo Piccioli.

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Toto Bergamo Rossi assieme a Tilda Swinton
Amici Toto Bergamo Rossi assieme a Tilda Swinton

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