Pellet con tracce di plastica Maxi sequestro della Finanza
Sigilli a tre impianti e 62 quintali di materiale, 5 denunce
LEGNAGO Maxi sequestro da parte della guardia di finanza di Legnago di pellet irregolare e con tracce di plastica e cinque persone denunciate a vario titolo. L’attività, che ha portato al blocco di 52 tonnellate di materiale già confezionato in migliaia di sacchi e pronto per la vendita, ha permesso, inoltre, il sequestro di tre impianti di produzione nella Bassa e di 62 quintali di segatura destinata a essere impiegata negli stessi.
Durante i controlli in diverse aziende del territorio, i baschi verdi hanno rinvenuto irregolarità in tre aziende della Bassa che, stando alle indagini, avrebbero operato in assenza delle necessarie autorizzazioni per le emissioni in atmosfera. In una di queste, inoltre, l’attività di produzione del pellet sarebbe stata esercitata abusivamente.
Dal punto di vista degli accertamenti sulla contraffazione, in due casi, sono state riscontrate violazioni penali in quanto la merce riportava marchi distintivi falsi o contraffatti, tali da indurre in errore il consumatore finale. Quanto alla sicurezza dei prodotti, sono state riscontrate violazioni al Codice del consumo di natura amministrativa, ovvero sono state appurate mancate informazioni sulla composizione e sulla resa del pellet. Per i cinque denunciati, i reati vanno dalla violazione al Codice dell’ambiente ai reati contro la fede pubblica e contro l’economia, sanzionati dal Codice penale. Uno di questi è stato segnalato alla Camera di Commercio per le violazioni previste dal Codice del Consumo a tutela del consumatore, visto che gli esami chimici svolti sui prodotti semarlo questrati hanno portato alla luce la presenza di tracce di plastica.
Negli ultimi sei mesi, le Fiamme gialle scaligere hanno sequestro oltre 110 mila articoli contraffatti o non rispondenti ai requisiti di sicurezza. Tra questi 1.680 prodotti medicinali sprovvisti della necessaria documentazione di riferimento, 70 mila articoli di materiali ed oggetti a contatto con alimenti privi di qualsiasi certificazione e circa 700 confezioni di generi alimentari immessi nel mercato senza le indicazioni minime di tracciabilità del prodotto.