«Ci toccava», processo-bis all’insegnante di ginnastica Lui: bugie, denuncio le alunne
«Sono tutte falsità, si sono inventate quelle accuse dopo aver letto del mio precedente processo sui giornali. Per questo procederò a sporgere denuncia per calunnia».
Per la seconda volta, è di nuovo sotto accusa per presunte molestie ai danni di (altre) due sue ormai ex alunne, ma anche in questo caso «si professa del tutto estraneo alle accuse» lo difendono gli avvocati Maurizio e Filippo Milan. Sotto accusa in aula a Verona c’è per la seconda volta in pochi mesi lo stesso insospettabile professore di lungo corso (è nato nel ‘59 e la sua è una carriera ultra trentennale) di educazione fisica: secondo alcune alunne le avrebbe «toccate in modo equivoco durante le lezioni». Sospetti «respinti da cima a fondo» dall’imputato che, «profondamente turbato da questa vicenda e travolto da illazioni» per accuse da cui si è sempre professato «completamente estraneo», ha «deciso al momento di interrompere il servizio» nella scuola secondaria di primo grado di un Istituto comprensivo con sede in città dove si sarebbero svolti i fatti: le sue «accusatrici» sono tutte minorenni (per questo ometteremo ogni dettaglio identificativo circa l’imputato e la scuola teatro della vicenda, ndr) e ad aver subìto le presunte molestie sarebbero state nel nuovo processo in due.
Entrambe frequentano la stessa scuola dove si sarebbe svolta la prima tranche della vicenda: i fatti, stavolta, si sarebbero avvenuti tra gennaio e febbraio del 2021, mentre il caso andato a sentenza di primo grado risale al 2018-2019. Per il nuovo processo è stato disposto un rinvio a fine giugno, mentre in quello concluso a novembre il prof è stato condannato a due anni e 9 mesi rispetto ai sei anni chiesti dalla Procura. In quel caso il prof è stato ritenuto responsabile di molestie ai danni di 3 delle 5 alunne che lo avevano accusato il che, secondo la difesa, «ci lascia ben sperare in vista dell’appello».