Febbre Virtus, è sold out per il Novara
Domani la sfida, Fresco: «Ci siamo costruiti la certezza di essere forti»
Febbre da Virtus. «Non avevamo mai avuto la coda per vendere i biglietti». Spinta dall’asticella più alta della sua ultracentenaria storia, sesto posto in serie C a pari col Vicenza, la creatura di Gigi Fresco si tuffa domani alle 20.30 nei playoff insieme a un Gavagnin-Nocini soldout.
Vuol dire oltre 1.200 tifosi, gente che «in questi giorni ci ferma per strada e ci dice “mi raccomando, eh”…». Tanti, nel quartier generale di Borgo Venezia come in città, sono curiosi di come andrà a finire contro il Novara di Marco Marchionni, ex ala di serie A con Juve e Fiorentina. Fondata nel 1921, ormai famosa per i 42 anni consecutivi da presidente e allenatore di «FrescoFerguson», la Virtus sta per giocarsi il suo secondo playoff in C di sempre. Nel 2021 eliminò la Triestina e poi uscì per mano della Feralpisalò. Qui si parte dai piemontesi, squadra esperta e solida. In campionato 0-0 a Novara e blitz degli azzurri al Gavagnin, 0-1. Adesso è gara secca e la Virtus ha due risultati su tre a disposizione in virtù del saldo di punti stagionali, 58 a 52. «Ci siamo costruiti la certezza d’essere una squadra forte — riflette Fresco — abbiamo giocatori di qualità e giovani che sono cresciuti. In tutti i ruoli c’è abbondanza: spesso pianifichiamo le sostituzioni per sfruttare tutto il potenziale». La rosa della Virtus conta due vecchi volti dell’Hellas: il bomber da 10 gol Juanito Gomez, 219 partite e 42 reti col Verona fra 2008 e 2017, e il capocordata della mediana, Emil Hallfredsson, 196 gare fra 2010 e 2016 in gialloblù.
Spiccano poi un prodotto Virtus tornato all’ovile, il veronese Andrea Nalini, che sei anni fa firmava la salvezza in A del Crotone con una doppietta alla Lazio, e l’ex punta del Chievo, Michael Fabbro. Casi del destino: è di Fabbro l’ultimo gol del Chievo prima del fallimento, in un’amichevole proprio con la Virtus. Correva il luglio 2021. Una sorta di passaggio di consegne nel ruolo di seconda squadra professionistica della città. «Siamo un club che valorizza le persone e crede nella continuità del lavoro», dice Fresco citando «calma e determinazione» come carte anti Novara. Senza tali doti, di certo, la Virtus non sarebbe uscita indenne dal proprio incipit stagionale, 7 punti in 13 giornate. È all’apice del buio che è iniziata la cavalcata: 15 vinte, 6 pari, 4 ko e seconda miglior difesa con 18 partite su 38 senza gol al passivo. Nessuno, dal 19 novembre scorso in poi, è andato veloce come capitan Danti e compagni.