Corriere di Verona

Imoco spenta, Milano domina Gara 2 scudetto finisce in tre set, Pantere in affanno. Serie 1-1, domani si torna al Palaverde Banks: «Grazie per l’affetto, ci rivedremo»

- Matteo Valente

Il riscatto di Milano, lo scivolone (molto doloroso) di Conegliano. L’Imoco si inceppa e si spegne nel momento più importante della stagione e dopo le fatiche di gara 1, crolla nel secondo atto della finale scudetto, cedendo 3-0 al Vero Volley.

Un successo più che meritato per le lombarde, che sono riuscite a ripetere l’ottima prestazion­e del Palaverde trovando un’ottima serata dell’ex Sylla, una Orro in palleggio da applausi e un gioco di squadra di grande qualità. E l’Imoco? Chi si attendeva la reazione della squadra di Santarelli dopo gara 1 è rimasto deluso, perché questa Conegliano è stata ancora una volta troppo discontinu­a e, soprattutt­o, incerta nei fondamenta­li per essere la squadra che ha vinto tutto o quasi in questa stagione. Merito della straordina­ria voglia di combattere di Milano che non ha fatto cadere facilmente nessun pallone a terra. Ma anche tanti demeriti di una Imoco apparsa sempre in difficoltà e incapace di portare dalla propria parte la partita, anche nei momenti in cui l’inerzia girava dalla parte delle Pantere. Segnali piuttosto preoccupan­ti in vista delle prossime sfide, con il pronostico in perfetta parità esattament­e come il numero di partuato tite vinte. Chi però sta meglio è Milano, non solo per essere riuscita a battere per la prima volta le gialloblù, quanto perché le certezze della squadra di Gaspari sembrano maggiori di quelle di una Conegliano che anche alla Candy Arena ha pagato la scarsa vena delle proprie bande.

Se infatti è vero che le lombarde in difesa hanno effet

Alla Candy Arena Haak attacca il muro a due della Vero Volley

salvataggi incredibil­i, galvanizza­te anche dal pubblico di casa, dall’altra parte è stato difficile trovare un’attaccante che non fosse la solita Haak in grado di fare la differenza. E a dispetto di gara 1, questa volta nemmeno le centrali hanno potuto dare il proprio contributo. Ed ecco spiegato, almeno in parte, il 3-0 di una Milano che ha impattato

benissimo il match, volando sul 9-4 e confermand­o le difficoltà delle Pantere nel calarsi nell’atmosfera di una sfida che è stata sempre e comunque una battaglia. Quella vista alla Candy Arena è stata anche una sfida di nervi con tanti scambi lunghi, difese incredibil­i e soprattutt­o punteggi sempre in equilibrio. E così a fare la differenza sono stati i dettagli, le sfumature, ma soprattutt­o la precisione nei fondamenta­li: su tutte la ricezione, dove Conegliano ha mostrato forse il suo lato peggiore. Santarelli ha provato a girare i sestetti in ogni modo, pescando fino in fondo alla propria panchina, ma questa volta non c’è stato niente da fare e di fatto lo spartito non ha mai cambiato ritmo e sequenza. Così dopo il primo set vinto 25-22, Milano ha continuato a premere sull’accelerato­re respingend­o sempre al mittente i tentativi di ripresa di una Imoco a tratti irriconosc­ibile. E se il secondo set ha dato almeno la speranza di riaprire la sfida, il terzo parziale è stato di fatto la conferma della notte fonda calata sulle Pantere. Domani si torna così al Palaverde (ore 20.45) per una gara 3 che sarà il crocevia della serie.

Tutta la pressione si sposta su un’Imoco che deve provare a ritrovare serenità, gioco e carattere per non farsi scucire quel tricolore che Milano, ieri sera, ha dimostrato di voler strappare con forza e convinzion­e dalle maglie delle Pantere. Conegliano è più che avvisata: per lo scudetto, quest’anno, ci sarà parecchio da faticare.

Ha preso il via ieri l’avventura alla Fortitudo di Adrian Banks. L’americano, che è stato uno dei fautori della salvezza di Treviso Basket, ha scelto di scendere in A2. Banks ha festeggiat­o assieme al resto della squadra lunedì sera la fine della stagione e già ieri è stato presentato ufficialme­nte. «Ringrazio la società di Treviso, so quale sia la rivalità ma è stata una operazione veloce sapendo quanta voglia avevo di giocare, alla mia età», ha detto Banks. Una scelta che ha spiazzato non poco i tifosi, divisi ora sull’idea di poter riavere l’americano in squadra nella prossima stagione. Una scelta che prima di tutto dipenderà dallo stesso Banks, che in un messaggio sui social lascia aperto ogni scenario. «Giocherò il resto della stagione alla Fortitudo — ha scritto — e dopo questo capitolo deciderò il mio futuro. Grazie di cuore a tutti per l’affetto e il calore che mi avete dato. E come dico sempre, ci rivedremo presto». (m. v.)

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