Da no vax a sostenitrice della Vimm Madame, madrina della ricerca
Annunciato a sorpresa, e il giorno stesso PADOVA dell’evento. Per evitare la ressa dei fan, visto il calibro dell’artista: parte da Madame, 21enne cantante vicentina, il progetto «Do it for Vimm» (Fallo per Vimm), ideato da Pegoraro srl a sostegno della Fondazione per la ricerca biomedica avanzata e dell’attività di ricerca dell’Istituto veneto di medicina molecolare. Grazie a questa iniziativa, trecento clienti dell’agenzia assicurativa padovana si sono potuti gustare nella serata di ieri al Centro Porsche Padova un concerto esclusivo dell’artista di Creazzo. E non gratis, sia chiaro: per assistere all’esibizione hanno dovuto fare una donazione, che ha permesso di raccogliere oltre 35mila euro che verranno interamente destinati per il sostegno dell’attività del gruppo di ricerca guidato da Fabrizio Vianello e impegnato nell’identificazione di nuovi bersagli terapeutici nella cura delle leucemie, dei linfomi non Hodgkin e del mieloma multiplo.
Il tutto è stato anticipato nel pomeriggio dalla presenza della stessa Madame nella sede di Vimm, dove ha fatto il giro dei laboratori incontrando molti dei 230 ricercatori e provando anche a sua volta le apparecchiature da loro utilizzate, a partire dai microscopi. Ed è già di per sé una notizia, dato che a inizio anno la rapper vicentina era finita nella bufera in quanto tra le sospettate di aver goduto dei green pass fasulli che la conterranea dottoressa Daniela Tecioiu Grillone avrebbe fornito a decine e decine di pazienti, tra cui anche la tennista Camila Giorgi. A precisa domanda sull’argomento, rivolta nella sala conferenze della Fondazione per la ricerca biomedica avanzata, Madame glissa con estrema cortesia: «Scusate, ma preferirei non parlarne».
Ci pensa quindi Paolo Marizza, direttore generale della Fondazione, a fugare ogni dubbio: «La sua è una presenza molto importante e molto gradita, visto che non siamo in fondo così diversi: come noi facciamo ricerca per creare condizioni di benessere fisico e psicologico, lei fa altrettanto attraverso la musica a suon di curiosità, creatività e contaminazioni. Grazie alla sua adesione a questo progetto possiamo dare ampia visibilità ai risultati del nostro lavoro». La stessa Madame si dice «felicissima di poter fare da apripista a questo progetto: ho scoperto che sono stati raccolti oltre 35mila euro e sono stupita in positivo, perché so che saranno utilizzati nel migliore dei modi. Le parole del dg Marizza mi onorano: il mio è un lavoro molto empatico, mi nutro delle esperienze umane e dei problemi, degli interessi e delle gioie delle persone. Possiamo dire che esploro mondi ignoti, proprio come i ricercatori del Vimm». La conclusione dell’intervento dell’artista vicentina è dedicata ai tanti studenti universitari che stanno protestando contro il caro affitti in varie città (a partire proprio da Padova) accampandosi davanti agli atenei: «La politica deve fare qualcosa in merito, perché quello allo studio è un diritto che non può essere riservato solo alle classi più ricche».