«Tra i due sfidanti partita apertissima Decisivi gli esclusi e vanno rimotivati i propri elettori»
VENEZIA Il politologo Paolo Feltrin ha osservato con attenzione ciò che è accaduto nelle scorse settimane a Vicenza e di questo ballottaggio sul filo del rasoio per l’uscente Francesco Rucco e lo sfidante Giacomo Possamai si è già fatto un’idea chiara.
Professore, si aspettava questo risultato su Vicenza?
«Mettiamola così, credo che, tutto sommato, entrambi i principali contendenti, Rucco e Possamai, oggi (ieri ndr) hanno vinto».
Perché?
«Perché per Rucco poteva andare molto peggio ed è interessante il suo recupero delle ultime settimane. E perché Possamai è riuscito a confermare quello che ci si aspettava. Nessuno avrebbe potuto vincere al primo turno con sette candidati in pista. Diciamo che è significativo osservare come entrambi i due principali candidati si sono posizionati. Ora lo possiamo dire: Rucco e Possamai sono in sostanziale equilibrio. Entrambi hanno agito al loro meglio al primo turno».
Cosa si aspetta dal ballottaggio di fine maggio?
«Saranno cruciali i prossimi quindici giorni. Vincerà chi saprà interpretare al meglio il sentire degli elettori vicentini. Due settimane particolarmente difficili perché al secondo turno spariscono tutti i candidati consiglieri del primo turno che non sono passati, ad esempio. Davvero è una partita apertissima, con più punti interrogativi che certezze».
Quali sono le principali incognite?
«Al di fuori delle due coalizioni resta pochissimo, un 10% frammentario, chissà se farà la differenza o meno... Gli elettori dei candidati sindaci che sono rimasti fuori potrebbero decidere di sostenere uno dei due candidati ancora in gara? E, poi, chi sarà più bravo a riportare alle urne i propri elettori per il secondo turno? Però Vicenza dimostra qualcosa».
Cosa?
«Che le elezioni servono e servono tantissimo per misurare il vero consenso di un candidato».