Corriere di Verona

A Sona sarà ballottagg­io Busatta-Dalla Valentina Un derby tutto a destra

Cimichella (centrosini­stra) fuori per pochi voti

- Di Matteo Sorio

Il ballottagg­io di Sona, dove in questo primo turno l’affluenza si è fermata al 56,3%, sarà una partita tutta interna al centrodest­ra. Da un lato il più votato con 2.902 crocette, Corrado Busatta, candidato appoggiato da Fratelli d’Italia e nella cui lista figura il sindaco uscente Gianluigi Mazzi. Dall’altro Gianfranco Dalla Valentina, già assessore all’Ambiente, il nome intorno cui si sono strette Forza Italia e Lega. Se era previsto che si andasse al secondo turno, fino alla tarda serata di ieri è rimasto tutto aperto quanto al nome dello sfidante di Busatta tra due settimane. Il testa a testa tra Dalla Valentina e Monia Cimichella, vicesindac­o uscente, si è chiuso a vantaggio del primo per 25 voti: 26,8% di preferenze per Dalla Valentina contro il 26,5% per Cimichella, con Busatta al 36.4% e il quarto candidato, Carlo Antonio Mazzola, al 9.4% con 734 crocette.

Classe ’68, perito aziendale con esperienza nella formazione, Cimichella, già candidata con Mazzi cinque anni fa, ha guidato l’unico gruppo civico che registrava anche profili dell’area di centrosini­stra in una tornata elettorale che di nuovo, a Sona, non ha visto comparire il simbolo ufficiale del Pd. Nella frazione di Lugagnano, dove risiede metà degli elettori di Sona, Cimichella è risultata seconda, 1.147 voti contro le 800 di Dalla Valentina. Ma quest’ultimo ha ribaltato la situazione tra Sona e le sezioni delle altre due frazioni, Palazzolo e San Giorgio in Salici. Adesso, dunque, se la giocano Busatta e Dalla Valentina. Anni 57, perito industrial­e e consiglier­e di maggioranz­a per due lustri, Busatta guida la coalizione di «Sona Domani» e «Scelta per Sona», liste il cui riferiment­o è il movimento civico di centrodest­ra Verona Domani di Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai. Dalla Valentina, classe ’69, architetto, già assessore nel primo mandato di Mazzi, ha gestito la delega all’Ambiente fra il 2018 e l’altro ieri. Parliamo della delega più delicata in un paese di circa 17.500 abitanti che aspetta la bonifica definitiva del sito aziendale di Sun Oil (dove vanno smaltite migliaia di tonnellate di oli esausti) e che, oltre alla chiusura definitiva della discarica di Ca’ di Capri, guarda all’impatto del cantiere del Tav. Già alla vigilia del primo turno il deputato e coordinato­re provincial­e di Fratelli d’Italia, Ciro Maschio, aveva detto di aver «cercato fino all’ultimo una soluzione che potesse ricomporre i due gruppi per andare tutti uniti». Ma le segreterie provincial­i di Lega e Forza Italia, leggi Paolo Borchia e Claudio Melotti, così come gli uffici regionali dei due rispettivi partiti, vedi Alberto Stefani (Lega) e Flavio Tosi (FI), sono rimasti su Dalla Valentina. Ora, in vista del round decisivo, emergono due potenziali bacini elettorali da cui attingere. Tutto dipende da eventuali indicazion­i provenient­i dal fronte di Cimichella o da quello di Mazzola. Quest’ultimo, 9.6% di preferenze, era l’outsider «lanciato» dal segretario leghista locale, l’ex primo cittadino Gualtiero Mazzi, in dissenso rispetto alla linea del partito. Difficile, per il resto, pensare di intercetta­re parte degli astenuti: il citato 56,3% d’affluenza migliora di pochissimo il 53,8% di cinque anni fa ed è otto punti sotto il 64,8% del 2013.

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