Riconferma trionfale per Brizzi sulle macerie del centrodestra
Il risultato delle urne penalizza la candidata forzista Paola Boscaini: «Speravamo nel ballottaggio ma Lega e FdI hanno preso pochissimi voti» Il sindaco vince la scommessa sulle liste civiche: «Riconosciuto il lavoro fatto finora»
Trionfa al primo turno Roberto Brizzi e si riconferma sindaco di Bussolengo con quasi 5mila voti e oltre il 61% delle preferenze. Dato che gli consente anche di aggiungere un ulteriore consigliere alla maggioranza e di sottrarlo alla minoranza, che dovrà dividersi solo cinque seggi invece di sei.
Il Comune di circa 21mila abitanti, quindi, non andrà al ballottaggio. La guerra fratricida nel centro destra, con tre liste in competizione, ha favorito la riconferma per il secondo mandato di Brizzi. «Due bussolenghesi su tre hanno votato per noi – sottolinea Brizzi esultante per la vittoria – le nostre quattro civiche hanno sbaragliato: abbiamo avuto 64 candidati che hanno lavorato meravigliosamente per questo risultato. La volta scorsa, ci eravamo presentati promettendo una buona amministrazione ma questo risultato ha il significato dell’alto riconoscimento che i cittadini hanno voluto dare al lavoro svolto fin qui. Un impegno che ora procede anche all’insegna del rinnovamento».
La vittoria segna una nuova tappa nella competizione con l’ex sindaca Paola Boscaini, sostenuta da Forza Italia, che alle scorse elezioni del 2018 era andata al ballottaggio mancando poi la vittoria per poche centinaia di voti, mentre questa volta si è fermata al 25%, incassando circa duemila voti, meno della metà di Brizzi. «La gente ha scelto così e il voto va rispettato – commenta laconica Boscaini – A me dispiace più che altro per la lista dei giovani che avevamo composto e che avevano tanta voglia di fare: si poteva dare un cambiamento al paese. Pensavamo di andare al ballottaggio ma invece Lega e Fratelli d’Italia hanno preso pochissimi voti e questo non ci ha permesso di continuare la sfida del 28 e 29 maggio. Io continuerò il mio impegno nell’opposizione».
Si sono divisi poco più di mille voti, invece, gli altri due candidati del centro destra, ottenendo entrambi poco più del 6%, Gilberto Pozzani per FdI e Silvana Finetto per la Lega. Pozzani, 64 anni, libero professionista, politico di lungo corso, è già stato assessore nell’Amministrazione guidata da Boscaini, per poi, nel 2018 cambiare bandiera e sostenere la corsa a sindaco di Brizzi che appena eletto lo ha nominato presidente dell’Ipab centro anziani di Bussolengo. Mentre Finetto, 57 anni, operatrice socio sanitaria, assessore uscente di Brizzi dimessasi dall’incarico a un mese dalle elezioni, aveva spiegato la scelta «perché non c’erano più gli intenti programmatici condivisi con Brizzi». Mentre Fratelli d’Italia, non ha raggiunto l’accordo con Brizzi perché non ha voluto inserire il simbolo del partito nella sua compagine di civiche. Il riconfermato sindaco, 59 anni, funzionario Arpav, esponente anche in consiglio provinciale di Verona Domani, infatti, aveva ribadito la trasversalità della sua squadra, incassando anche in queste elezioni l’appoggio del Partito Democratico. «Ho puntato ancora una volta sulla civicità della compagine e ho pescato candidati in tutto l’arco costituzionale – spiega Brizzi – ci sono esponenti di Fratelli d’Italia, della Lega, del Partito Democratico e del Terzo Polo. Per scelta, però, non ho voluto neanche questa volta simboli di partito, proprio per mantenere l’identità civica del nostro gruppo trasversale che ha dimostrato di funzionare». E ora la conferma della sua scelta: «Abbiamo preso il 60% senza nessun voto regalato dai simboli di partito. Abbiamo coinvolto la cittadinanza solo con le nostre forze. È una vittoria di tutti, ci aspettano altri cinque anni di serio lavoro, ma siamo molto motivati dalla soddisfazione del riconoscimento. Ringraziamo di cuore tutti i bussolenghesi».