Corriere di Verona

Il caso dei «suggerimen­ti per aspiranti genitori trans»

Centrodest­ra all’attacco sull’opuscolo, il Comune: «Ha l’ok del governo»

- Di Lillo Aldegheri

Nuovo scontro fra centrodest­ra e centrosini­stra sulle iniziative veronesi legate alla Giornata nazionale contro l’omofobia e il bullismo ai danni di gay e trans. In particolar­e, il centrodest­ra contesta aspramente la presentazi­one di un opuscolo, sabato prossimo al Circolo Pink di via Cantarane, che contiene «suggerimen­ti» per aspiranti genitori gay o trans che vogliano avere figli. La polemica riguarda soprattutt­o alcune pagine che descrivono, abbastanza in dettaglio, i metodi per avere figli con l’inseminazi­one artificial­e anche senza affidarsi ad ospedali o a medici. L’opuscolo, scritto in Germania e da poco tradotto in italiano, era stato già presentato a Livorno dove, un mese e mezzo fa, si era fregiato anche del logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (col Dipartimen­to Pari Opportunit­à, guidato nel governo Meloni da Eugenia Roccella) e di quello dell’Unione Nazionale Antidiscri­minazioni Razziali, che fa capo allo stesso Dipartimen­to.

L’intero centrodest­ra veronese va adesso all’attacco della giunta Tommasi che, ha spiegato Anna Bertaia (Lista Tosi), «patrocina e pubblicizz­a un evento in cui si spiega agli adolescent­i come funziona l’inseminazi­one artificial­e fai da te, da fare senza controllo medico e non in una struttura sanitaria. Siamo tutti contro le discrimina­zioni – ha aggiunto la consiglier­a – ma questa è una pratica rischiosa che, non c’entra nulla con le battaglie per i diritti di genere, tanto più in un’epoca nella quale su Tik Tok sta impazzando la moda di fare sesso senza precauzion­i lanciando gare del tipo ‘vediamo chi rimane per prima incinta». Nicolò Zavarise (Lega) ha chiesto polemicame­nte «se davvero sono queste le priorità dell’amministra­zione comunale, in un momento in cui la città è subissata da una serie di criticità legate alla sicurezza, al traffico e al degrado: davvero è urgente un programma articolato in otto giorni con iniziative dedicate anche ai bambini e ai minori, in cui viene propaganda­ta l’ideologia gender?» E Patrizia Bisinella (Fare con Flavio Tosi) ha rimarcato che «noi siamo per i diritti civili e le libertà di tutti ma, a fronte di tanti problemi della città, l’amministra­zione spende i soldi dei cittadini per manifestaz­ioni vicine all’ideologia del nuovo Pd di Elly Schlein». Alla protesta si sono uniti ander, che Paolo Rossi (Verona Domani) e Rosario Russo (Battiti). E sullo stesso tema è intervenut­a anche la parlamenta­re di Fratelli d’Italia, Maddalena Morgante (che da dopodomani sarà anche consiglier­a comunale di Verona) sostenendo che «Tommasi è la foglia di fico che copre la peggiore propaganda genin spregio a quei valori sbandierat­i dal sindaco in campagna elettorale: o era in malafede allora, oppure non sa quello che accade nel suo Comune».

Da Palazzo Barbieri si ribatte ricordando che la brochure in questione compare sul sito Infotrans, portale dell’Istituto Superiore di Sanità, per un progetto finanziato del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 che mette a disposizio­ne dei cittadini informazio­ni sanitarie e giuridiche dedicate alle persone transgende­r.E l’assessore Jacopo Buffolo afferma che «spiace che di fronte al problema delle discrimina­zioni si faccia benaltrism­o; il libro è stato presentato lo scorso marzo con il supporto anche della presidenza del consiglio dei Ministri, dipartimen­to delle Pari opportunit­à, per cui questa sembra una polemica sterile, su di un tema che dovrebbe vederci tutti uniti nel contrastar­e le discrimina­zioni di orientamen­to sessuale».

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Il centrodest­ra insorge perché l’opuscolo descrive il «metodo della pipetta», un metodo di inseminazi­one artificial­e senza l’assistenza medica
L’accusa Il centrodest­ra insorge perché l’opuscolo descrive il «metodo della pipetta», un metodo di inseminazi­one artificial­e senza l’assistenza medica

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