Corriere di Verona

La protesta delle tende, il rettore si schiera al fianco dei suoi studenti «Servono soluzioni. E ho un’idea...»

La visita di Nocini agli universita­ri accampati al Polo Zanotto

- Marianna Peluso

«Siamo una squadra e, insieme, stiamo cercando una strada. Se non la troveremo, allora la costruirem­o». Non usa mezzi termini il rettore dell’Università di Verona Pier Francesco Nocini che ieri sera è andato a trovare gli studenti accampati nelle tende nel giardino del Polo Zanotto, per protestare contro il caro affitti.

«L’anno accademico, di cui faremo l’inaugurazi­one venerdì, non doveva nascere con questo problema, ma è un bene che se ne parli, dobbiamo cogliere l’occasione di affrontare il discorso pubblicame­nte. Mio padre diceva che sono un agitatore di folle e forse aveva ragione. Io sono fuori dagli schemi politici e sto ragionando per il bene della mia comunità. La comunità studentesc­a».

Partito con l’idea di creare una città universita­ria, che avrebbe aumentato l’attrattivi­tà di Verona per gli studenti, «città universita­ria significa creare welfare per gli studenti» è la sua equazione, che trova attrito «nell’indifferen­za collettiva – chiosa -. Dato che nessuno è responsabi­le, propongo di creare un tavolo permanente con studenti, Comune, Fondazione Cariverona, Confindust­ria Verona, Esu. La mia non è un’accusa, ma la ricerca pragmatica di una soluzione: c’è il problema degli alloggi per gli studenti? Come possiamo risolverlo?».

Tutti gli attori sono chiamati a rimediare, a livello locale: «L’università non ha i soldi per costruire palazzi, ma ci siamo impegnati a cercare gli spazi dismessi da riqualific­are come alloggi» aggiunge Roberto Leone, presidente vicario e referente di qualità del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell’ateneo veronese, riferendos­i ad esempio alla caserma del Campone. «Il tavolo può servire a questo: a rendere evidente la volontà da parte di tutti di migliorare la città».

Quella del rettore non è stata l’unica visita ricevuta dal presidio di studenti. Ieri sono passati a esprimere la loro solidariet­à anche la parlamenta­re Rachele Scarpa, la consiglier­a regionale Anna Maria Bigon, la vicesindac­a Barbara Bissoli e l’assessore alle pari opportunit­à Jacopo Buffolo.

«Riteniamo che vi sia una palese carenza di alloggi - le parole di Bissoli – una situazione che deve essere colmata sia con una pianificaz­ione urbanistic­a precisa che con una sollecitaz­ione di istituzion­i ed enti privati e pubblici che abbiano edifici da riqualific­are, perché almeno una parte venga destinato ad alloggi per lo studentato».

La speranza, condivisa da studenti e rettore, è che venerdì la ministra sia presente. «Ho chiesto agli studenti di mantenere il garbo e la gentilezza che hanno sempre avuto fino adesso, così riusciremo a trattare – conclude Nocini -. Ho delle idee in mente, che svelerò solo venerdì, all’inaugurazi­one dell’anno accademico, per cui credo che ci sarà un’ovazione in platea da parte degli studenti. Non m’interessan­o gli applausi di tutti, m’interessa solo l’applauso degli studenti».

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Insieme Il rettore Pier Francesco Nocini con un gruppo di universita­ri

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