Reyer spenta, batosta in gara 2 con Sassari
Playoff, la squadra di Spahija dura due quarti. Giovedì gara 3 in casa della Dinamo
Come neve al sole l’Umana Reyer si scioglie al Taliercio, perdendo tutte le certezze accumulate fino a qui. Un secondo tempo da dimenticare costa agli orogranata la sconfitta in gara 2 dei quarti di finale playoff con la Dinamo Sassari.
Il risultato finale è da brividi, ci sono 26 punti di distacco tra le due squadre, lasciando parecchi punti di domanda aperti. Se la sofferenza a rimbalzo è pari a quella di gara 1 (24 a 41), gli errori al tiro e i ritmi bassi sono i fattori che contraddistinguono questa sfida. Un ko inaspettato, soprattutto per queste proporzioni: la squadra di Spahija soffre la difesa aggressiva degli avversari (15/34 al tiro complessivo) e dall’altra parte non riesce ad adottare le contromisure per contenere il pick’n roll e gli attacchi dei sassaresi. Solo l’inizio è favorevole agli orogranata, con le schiacciate di Watt e Bramos (che mette subito anche una tripla) che valgono il primo parziale di 9-4. La Dinamo si affida alle giocate di Diop e Robinson, tornando davanti e solo con le battute finali del primo tempo trova la prima tripla del match con Kruslin. Si va al riposo con Sassari sopra di 1 (36-37), confermando l’andamento rallentato del match. E questo non favorisce gli orogranata. La carta del doppio play Granger-Spissu porta a una tripla dell’azzurro (40-43) ma è solo una fiammata. Sassari allunga con Jones e la tripla di Kruslin vale il +13 (40-53). La timida reazione reyerina è affidata alla schiacciata di Brooks, ma sono gli errori a prevalere ancora. Sassari dilaga, il divario cresce, tocca i 22 punti (4668) e non è finita, perché a tre minuti dal termine Kruslin trova la tripla del +24 mentre quella di Robinson è per timbrare il +26 (53-79).
Gli orogranata hanno alzato da un pezzo bandiera bianca e pensano già a gara 3, giovedì alle 21, in casa della Dinamo. Ma adesso la serie si fa davvero durissima.