Anzovino, il nuovo disco è un viaggio onirico
«L’uomo è progettato per volare, non deve soffocare i propri desideri. Viviamo in un momento storico in cui siamo bombardati dalle immagini. Con questo disco chiedo a chi ascolta di produrle invece di subirle, tornando a essere protagonisti della propria immaginazione». Con queste parole, Remo Anzovino introduce il suo nuovo disco Don’t Forget to Fly, il sesto di studio e il primo piano solo della sua carriera. Distribuito da Believe, il compositore, pianista, performer e avvocato eseguirà alcuni dei nuovi brani dal vivo in uno speciale live set, oggi alle ore 18 alla Feltrinelli di Verona (via Quattro Spade), presentato da Ernesto Kieffer. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Alta Formazione Musicale di Verona, sarà l’unica occasione in Veneto per farsi autografare il cd o il disco in vinile. Protagonista di progetti al confine tra musica e cinema, celebrato con il Nastro D’Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore, Anzovino ha collezionato oltre 24 milioni di streaming in 180 Paesi nel mondo solo su Spotify. «Come avvocato – confessa Anzovino – lavoro con le parole. Nella musica, al contrario, uso i suoni per suggerire immagini e lasciare libero l’ascoltare di scoprire quelle del proprio film». Il disco è una moderna suite in 12 movimenti: un viaggio onirico in cui ogni brano è collegato al precedente e si connette al successivo. Chi ascolta è chiamato a vivere la seconda vita di Icaro: una sorprendente ascesa che non prevede caduta, perché nella dimensione del sogno si è lontani dal fallimento e distanti dalla quotidianità. «Il pianoforte è fatto per accogliere – conclude . La composizione di questo mio primo album completamente piano solo è un modo di dire alle persone: state attorno al mio pianoforte, come se fosse un fuoco che arde e non brucia, che crea calore, atmosfera e soprattutto benessere. Ho avuto l’urgenza di scriverlo perché sentivo che ce n’era bisogno: una musica che produce piacere e fantasia continua».