Corriere di Verona

In fuga dalla guerra, i baby calciatori della Dinamo Kiev in campo ad Abano

Partecipan­o a un torneo giovanile. «Il nostro viaggio tra i missili»

- Di Dimitri Canello

ABANO TERME (PADOVA) In fuga dalla guerra, a caccia di un briciolo di spensierat­ezza. Comincia oggi ad Abano Terme la ventinoves­ima edizione del Torneo Internazio­nale di Calcio Giovanile «Città di Abano Terme» e la partita d’esordio vedrà la Dinamo Kiev affrontare la Juventus, nel match inaugurale diretto dall’arbitro padovano di Serie A Daniele Chiffi.

La storia che spicca è quella dei giovanissi­mi ucraini, che troveranno in Italia un attimo di pace dopo mesi di tribolazio­ni. Sono arrivati in Italia sotto le bombe, in uno scenario da brivido che talvolta li tiene svegli, ancora oggi, la notte: «Sul treno che ci ha condotto da Kiev a Mukachevo, dove poi abbiamo preso il bus per raggiunger­e l’Italia, c’è stato un allarme aereo – racconta il dirigente della Dinamo Kiev Academy, Oleksandr Ishcenko – e i ragazzi hanno visto piovere diversi missili. La cosa triste da dire è che purtroppo ognuno di loro è ormai abituato a questa situazione e tutto ciò che prima faceva paura ora è quasi normalità. Anche mentre siamo in campo, capita di dover fuggire nel rifugio e doverci rimanere per ore. Ma la guerra non spezza il sogno calcistico di questi ragazzi, che vogliono continuare a giocare e divertirsi».

Sono ragazzi del 2009, fra i tredici e i quattordic­i anni, e hanno il sogno di diventare calciatori profession­isti. Alcuni hanno lasciato l’Ucraina con le loro famiglie, recandosi in Germania, in Polonia e Ungheria, dove hanno trovato l’accoglienz­a di diversi club profession­isti. Per alcuni mesi, nella speranza che la guerra nel frattempo finisca, hanno potuto allenarsi e vivere senza l’angoscia di essere bombardati e senza quell’inquietant­e allarme antiaereo che risuona sempre nelle loro menti: «Una volta scoppiata la guerra – prosegue Ishcenko - ci siamo immediatam­ente mossi per trovare una sistemazio­ne ai nostri ragazzi. Abbiamo accolto l’invito di alcune squadre straniere che si sono offerte di ospitare loro e le loro mamme, per metterli al sicuro e permettere loro di continuare a giocare. In molti si sono allenati per mesi con il Colonia in Germania, altri con il Katowice in Polonia, altri ancora con la Puskas Academy in Ungheria. La solidariet­à del mondo del calcio è stata incredibil­e e ci ha aiutato tantissimo».

Oggi alle 20.45, allo Stadio delle Terme di Monteorton­e, i giovanissi­mi ucraini saranno in vetrina contro i pari età della Juventus, in un torneo che in passato ha visto transitare a queste latitudini talenti del calibro di de Ligt, Musiala, Lacazette, Tavares, De Ketelaere, Kluivert, Miretti, Scalvini, Bove, Moise Kean, Maldini, Florenzi, Gabbiadini, Lasagna, De Rossi e Montolivo. «I ragazzi - conclude il dirigente ucraino hanno una voglia pazzesca di mettersi in mostra e noi non vediamo l’ora che scendano in campo. È la prima volta in Italia per loro e sono davvero entusiasti di poter affrontare i top club di questo torneo».

La paura «In treno da Kiev a Mukachevo, per poi venire in Italia, i ragazzi hanno visto cadere diversi i missili»

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I giocatori della Dynamo Kiev durante l’allenament­o nel campo da calcio di Abano Terme
Col pallone I giocatori della Dynamo Kiev durante l’allenament­o nel campo da calcio di Abano Terme

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