Corriere di Verona

«Le frane, gli allagament­i e quei bimbi portati in salvo» I veneti nel fango dell’Emilia

Storie di soccorrito­ri. Claudio Cecchetto: giusto confermare il Boss

- Di Andrea Priante

VENEZIA Continuano a partire i vigili del fuoco, gli alpini, gli uomini della protezione civili e quelli del soccorso alpino. Colonne di mezzi che da ogni parte del Veneto stanno raggiungen­do l’Emilia Romagna portandosi dietro pale, gommoni, idrovore, perfino ruspe: tutto ciò che serve per scavare nel fango e aiutare gli abitanti delle aree distrutte dall’alluvione dei giorni scorsi.

«Quando siamo arrivati i fiumi avevano appena esondato e intere zone della città di Faenza erano sommerse, con l’acqua che arrivava anche a due metri d’altezza e gli abitanti che ci chiamavano dalle finestre dei piani più alti delle case» racconta Paolo Peroni, l’ispettore dei vigili del fuoco arrivato da Verona con altri tre colleghi per impiantare un centro di comando avanzato in Piazza del Popolo. Da lì coordinano gli interventi portati avanti anche da alcuni degli ottantacin­que pompieri veneti che finora hanno raggiunto la regione. Si tratta di personale specializz­ato in contrasto al rischio acquatico: sommozzato­ri, personale Saf (Speleo alpino fluviali) e addetti alle operazioni di pompaggio. «Nelle prime 24 ore abbiamo raccolto circa mille richieste d’aiuto e coordinato diverse centinaia di interventi spiega Peroni - come l’evacuaque zione di un bimbo nato prematuro, che è stato portato in un centro di accoglienz­a, o il soccorso di due bambini rimasti bloccati in casa con il nonno, lontani dalla mamma. Poche ore fa, con i gommoni abbiamo aiutato i medici a raggiunger­e un uomo colpito da infarto».

A Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, sta intervenen­do una squadra provenient­e dal Veneto composta da cintecnici specializz­ati in forre e due tecnici del Soccorso alpino, mentre decine di uomini della protezione civile in queste ore hanno raggiunto le altre zone alluvionat­e. «A Cattolica abbiamo aiutato a liberare strade - racconta Adriano Zanella, della protezione civile di Auronzo - ora, con le ruspe, stiamo arrivando a Brisighell­a, un paese completame­nte isolato dall’esondazion­e del fiume e da diverse frane». Andrea Borghesan, delle tute fluo di Casale sul Sile, è a Riccione dove sta cercando di liberare un parcheggio interrato di 800 metri quadrati: «Le idrovore sono attive da ore: solo qui dentro ci sono circa due milioni di litri d’acqua e fango da svuotare. La situazione è molto complessa». A Riolo (Ravenna) sono arrivati i volontari dell’Ana di Belluno: «Portiamo generi di prima necessità nei centri di accoglienz­a allestiti nelle palestre racconta Ivo Gasperin - Ora che l’acqua è defluita, rimane il limo a ricoprire ogni cosa ».

Il maltempo sta regalando una tregua, e questo favorisce il lavoro degli «angeli del fango». «Si cerca, a fatica, di tornare alla vita di tutti i giorni» racconta il produttore discografi­co Claudio Cecchetto, origini veneziane ma che da molti anni si è trasferito sula riviera romagnola. In questi giorni si è discusso molto dell’opportunit­à di rinviare il concerto di Bruce Springstee­n, che ieri sera a Ferrara ha richiamato fan da tutto il mondo. «È stato giusto non cancellare lo show - spiega - perché, soprattutt­o nei momenti difficili, la musica è in grado di regalare un po’ di sollievo, anche a chi sta soffrendo».

Il veronese Nelle prime 24 ore abbiamo ricevuto mille richieste d’aiuto

 ?? ?? A Imola I volontari della protezione civile di Auronzo spalano il fango nella periferia della cittadina romagnola colpita dall’alluvione
A Imola I volontari della protezione civile di Auronzo spalano il fango nella periferia della cittadina romagnola colpita dall’alluvione
 ?? ?? A Riccione I volontari di Casale sul Sile con le idrovore
A Riccione I volontari di Casale sul Sile con le idrovore
 ?? ?? A Faenza Il centro operativo dei vigili del fuoco veneti
A Faenza Il centro operativo dei vigili del fuoco veneti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy