Il futuro e le risposte dell’intelligenza artificiale: «Flussi turistici domati»
Venezia nel 2050 avrà risolto il tema del suo spopolamento, tecnologie innovative domeranno i flussi turistici e tutti quei progetti che oggi sono embrionali (dalla sua trasformazione in città campus alla riqualificazione di luoghi da lungo abbandonati come l’Ex Ospedale al Mare al Lido) saranno pienamente realizzati. A sostenerlo sono le risposte formulate dall’intelligenza artificiale all’ingresso del Padiglione Venezia ai Giardini «Venetie MML. La Grande Veduta. Il lavoro raccontato», personificate da avatar di studenti veneziani (simili in tutto e per tutto a quelli di Meta). Il visitatore, infatti, può chiedere agli avatar quale sarà il futuro della città attraverso un microfono che registra le domande. Le risposte rispecchiano i progetti portati avanti dalla Giunta comunale, anche quelli ancora sulla carta. «La forza del padiglione è raccontare com’era, è e sarà Venezia, mostrando un disegno complessivo della città – ha sottolineato ieri il sindaco Luigi Brugnaro all’inaugurazione – L’obiettivo è aggiornarlo, è la nostra scommessa: Venezia è ancora viva». Il prequel è arricchito, nella parte centrale del padiglione, da pannelli che presentano centinaia di progetti pubblici: alcuni sono già realtà, altri sono in itinere come l’irrisolto Bosco dello Sport o il futuro dell’ex Caserma Pepe, al Lido. «La visione è che la vita migliori per tutti noi» afferma il rettore Iuav Benno Albrecht: il progetto curatoriale, infatti, è del Collettivo Venezia, che comprende lo Iuav, tra gli altri lo stesso Albrecht, l’ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia, mentre la prima parte dell’allestimento ha il contributo di H-Farm. «È la terza, quarta volta che vengo in visita a Venezia, è la seconda città che visito di più dopo Napoli – afferma il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – È una città che ha un grande potenziale per proiettarsi verso il futuro». Intanto, oggi (dalle 10 alle 20) e domani (dalle 10 alle 19) alla Biblioteca di Carpenedo Bissuola e nelle aree esterne del Parco Albanese di Mestre la Biennale porta happening, laboratori performativi, installazioni, iniziative Educational con «Ecologia (A)sociale». Ci saranno anche visite guidate, sessioni musicali, rassegne video e presentazioni. Queste si articoleranno in un arcipelago di «5 isole», realizzando a Mestre un laboratorio partecipato di scultura e di ecologia sociale, proponendo una coreografia collettiva di due giorni.
Brugnaro Questa città è viva: raccontiamo un disegno complessivo