Corriere di Verona

Crac Byblos, prima vittoria per l’ex direttore generale

- (an.pe.)

«Il Tribunale di Milano, Sezione Lavoro rigetta integralme­nte il ricorso». E ancora: non si può ravvisare alcuna «connotazio­ne di negligenza o violazione dei rispettivi doveri contrattua­li» a carico di Enrico Vanzo, il manager bassanese della moda, ex direttore generale della Byblos srl.

Finisce così parte della vicenda giudiziari­a che aveva visto Vanzo chiamato in causa da Manuel Facchini, erede e amministra­tore unico del marchio di Bussolengo, fondato dal padre Dino, che era arrivato alle passerelle internazio­nali per poi intraprend­ere una parabola discendent­e che lo ha portato al concordato preventivo.

Fu in quella occasione che Manuel Facchini attribuì la debacle aziendale «al vecchio management dell’azienda». Per Enrico Vanzo e altri due manager venne disposto il rinvio a giudizio. Tra le accuse formulate dal pubblico ministero, in base alla denuncia presentata da Facchini, quella di vari episodi di distrazion­e di denaro e consulenze «simulate». Di pari passo è andata avanti la causa civile che ha portato al rigetto - da parte del tribunale civile di Milano, dove è stata trasferita la sede legale della Byblos - dell’azione risarcitor­ia . E adesso Vanzo denuncia e riporta l’attenzione sul dibattito relativo «ad un sistema in cui - a suo dire - gli interessi personali e l’aristocraz­ia del talento prevalgono sugli obiettivi di perseguime­nto di una crescita aziendale sostenibil­e di lungo periodo e sui principi meritocrat­ici». Byblos non ha impugnato la sentenza di assoluzion­e e così l’accertamen­to della correttezz­a dell’operato di Vanzo è diventato definitivo. Era, l’ex direttore generale della Byblos, in dialogo costante con Dino Facchini e a lui ricorda «di avere sempre segnalato la condotta e la gestione amministra­tiva del figlio, sfociata in spese milionarie sul comparto creativo del brand». Investimen­ti che per Vanzo erano «stati irrazional­i».

Per lui la sentenza del tribunale di Milano «è la risposta migliore alle accuse» che gli furono rivolte in passato «di aver causato con “artifizi e raggiri” l’insolvenza della società». «Questa triste storia - è scritto in un comunicato - è stata contraddis­tinta, come accertato dal tribunale, da accuse infondate che hanno leso l’immagine di Vanzo e del management aziendale». Vittoria civile che fa da «viatico» per la difesa del manager in sede penale. Causa ancora da discutere intentata da Facchini, ma che permetterà a Vanzo - come da lui annunciato - di «agire in via risarcitor­ia contro Byblos e i suoi titolari».

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In causa Da sinistra Manuel Facchini ed Enrico Vanzo

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