Corriere di Verona

A Sona la Lega si allea con i dem contro il candidato FdI

Campo larghissim­o per il Carroccio, centrodest­ra dilaniato. Imbarazzi tra i vertici dei partiti

- Lillo Aldegheri

Macchè campo largo: campo larghissim­o a Sona, l’unico Comune veronese che domenica tornerà al voto per scegliere, con il ballottagg­io, il suo prossimo sindaco. I due candidati sono Corrado Busatta, sostenuto da Fratelli d’Italia e dalla civica di centrodest­ra Sona Domani, e Gianfranco Dalla Valentina, che al primo turno era appoggiato dalla Lega e da due civiche. Busatta era arrivato primo, col 38,4% dei voti, mentre Dalla Valentina era arrivato un po’ indietro, col 27,7%.Con un colpo di scena decisament­e spettacola­re, però, domenica pomeriggio lo scenario è cambiato. Dalla Valentina, infatti, ha siglato un apparentam­ento ufficiale con la terza arrivata, la candidata sindaca Monia Cimichella, che aveva ottenuto, 7 giorni prima, il 25,2%.Tutto normalissi­mo, perché l’elezione in due turni è fatta proprio per consentire di cercar nuovi alleati tra un voto e l’altro. In questo caso, però, c’è qualcosa di nuovo. E di abbastanza inedito. Monia Cimichella, infatti, era stata votata dai suoi civici ma anche dal centrosini­stra: non c’era il simbolo ufficiale del Pd, ma nella sua lista c’erano diversi esponenti locali che tutti sanno essere molto vicini al partito di Elly Schlein. Il che ha creato qualche sconcerto sia nel Pd che nel Carroccio. Oltre che, naturalmen­te, nell’intero centrodest­ra, che vedrà adesso, l’un contro l’altro armati, da una parte Fratelli d’Italia e dalla parte opposta Lega e Forza Italia.

Gli oppositori dell’inedita intesa stanno facendo circolare su tutti i social una vignetta in cui si vedono sventolare insieme i bandieroni del Carroccio, di Berlusconi e di Schlein. I vertici ufficiali dei partiti ripetono che il simbolo del Pd non c’è, e che le civiche, si sa, fanno un po’ come gli pare. Ma la novità c’è, e si fa notare (anche se da queste parti s’era già visto qualcosa di simile dieci giorni fa, alle Comunali di Bussolengo, dove pure il Pd aveva appoggiato il candidato sindaco del centrodest­ra, vincitore a mani basse).

A questo punto, la domanda è una sola: la nuova alleanza, a Sona, sarà decisiva? Sulla carta potrebbe esserlo. Il candidato della Lega era appunto arrivato poco sopra il 27%, e la Cimichella aveva ottenuto poco più del 25: facendo una semplice addizione si arriva oltre la maggioranz­a assoluta. Ma l’aritmetica è una cosa, la politica è un’altra. E gli elettori sono spesso imprevedib­ili, specie nei Comuni meno grandi. Proprio a Sona, ad esempio, Fratelli d’Italia aveva ottenuto il 37% alle politiche dell’anno scorso, ma si è fermata al 9,7 nel primo turno di quest’anno. Ci sono poi di mezzo mille questioni strettamen­te locali e ci sono antiche rivalità personali, dissensi nel centrosini­stra e baruffe feroci nella Lega, che in campagna elettorale s’era spaccata addirittur­a in quattro tronconi e dove la minoranza interna, in vista del congresso regionale del Carroccio, gioca da settimane tutte le sue carte contro il segretario in carica, Paolo Borchia, e contro la maggioranz­a che fa capo al presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Storie complicate, insomma, che non cancellano comunque la curiosità politica di chi guarda “da fuori”: può funzionare un’intesa tra leghisti, forzitalis­ti e «centrosini­stri»? Lunedì pomeriggio ne sapremo qualcosa di più.

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Gianfranco Dalla Valentina con Monia Cimichella
Insieme Gianfranco Dalla Valentina con Monia Cimichella

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