Sì unanime al bilancio Agsm-Aim: confermati i 32 milioni di utili
Vicenza è tornata a chiedere di spartirne 38 tra i soci. Ricavi a 3,3 miliardi
È stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, riunito ieri in Lungadige Galtarossa, il bilancio di Agsm-Aim al 31 dicembre 2022. Bilancio positivo, ma unanimità che non era per niente scontata, viste le (forti) diversità d’idee tra i consiglieri veronesi (che rappresentano il 62% dell’azienda) e quelli vicentini (che rappresentano il restante 38). Ad inasprire queste diversità, come abbiamo scritto domenica, le diverse valutazioni su quanti milioni debbano (e possano) essere versati da Agsm-Aim ai due Comuni. Anche ieri, infatti, Vicenza ha chiesto che vengano suddivisi tra i soci 38 milioni. Verona ha invece preso atto che, allo stato attuale, i milioni sono 32.
L’azienda aveva scritto ai due sindaci, il 16 dicembre scorso, che altri 6 milioni potrebbero saltar fuori ma utilizzando le riserve e dopo aver verificato se la decisione sia compatibile con gli impegni bancari. Una scelta diversa, comunque, i proprietari dell’azienda (ossia i due sindaci) la potranno prendere in futuro. Ma per ora i milioni restano 32. E Vicenza rischia di non avere a disposizione due milioni che aveva già inserito nel suo bilancio (mentre Verona, più prudente, aveva preso atto della lettera del 16 dicembre e della cifra a disposizione). E il presidente, Federico Testa, dopo aver ricordato che «il gruppo, consapevole delle difficoltà dei cittadini, ha messo in campo azioni a loro favore per oltre 5 milioni di euro» sottolinea che «sono stati aumentati del 20% gli investimenti, destinati quasi interamente a Verona e Vicenza» ed aggiunge che «il dividendo proposto agli azionisti è in significativa crescita rispetto a quello dello scorso anno, a sua volta già superiore rispetto agli esercizi passati».
Alla fine, appunto, Cda unanime, ma tutti sanno che il nodo (come molti altri) sarà davvero affrontato a partire da lunedì quando dalle urne uscirà il nome del futuro sindaco di Vicenza. È infatti ovvio che se vincerà il centrodestra si riaprirà il braccio di ferro, mentre se prevarrà il centrosinistra sarà più agevole, per Damiano Tommasi, trovare nuove intese.
Aspettando di sapere chi sarà il «padrone vicentino» di Agsm-Aim, intanto, ieri si è preso atto, appunto, di un bilancio 2022 con diversi dati positivi. Secondo il comunicato, «sia pure in uno scenario straordinario caratterizzato dal protrarsi degli effetti del Covid e, soprattutto, dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina e da un significativo rialzo dei tassi di interesse nella seconda parte dell’esercizio», tutti i settori apportano marginalità positiva e si accelera la crescita degli investimenti, pari a 101 milioni di euro. Agsm-Aim chiude il 2022 con ricavi pari a 3,3 miliardi, in crescita del 74% sul 2021. Il margine operativo lordo (Ebitda) è pari a 185,4 milioni, in salita del 6%. L’utile netto consolidato è invece di 49,4 milioni, in diminuzione a causa di maggiori accantonamenti (10 milioni), maggiori oneri finanziari e maggiori imposte (7 milioni).