Corriere di Verona

A Caorle prima volta con l’arrivo Una questione tra ruote veloci

Attesa la volata di gruppo sul litorale di Strada Traghete, una chance per gli sprinter

- Matteo Sorio

La prima volta di Caorle sarà una faccenda per sprinter, tappa piatta da 300 metri di dislivello. S’inizia dalla Valsugana, in Trentino e si prosegue per 195 km di percorso che approdano in Strada Traghete, Alto Adriatico, due passi dal mare.

Circa 11.300 abitanti, per Caorle questo 24 maggio sarà una data da album di storia: prima di oggi, non era mai stata approdo della carovana rosa. In sé, la tappa si presenta come interlocut­oria. Un frangente adatto ai velocisti prima di raggiunger­e le montagne del Bellunese, il che vuol dire — per gli appassiona­ti veneti — guardare con curiosità al padovano Alberto Dainese, 25 anni, team Dsn, l’anno scorso vincitore con uno scatto poderoso sul traguardo di Reggio Emilia (122esimo posto alla fine, per lui, nella generale dell’edizione 2022). Si tratta della tappa numero 17 del Giro, tutta in lievissima discesa, ed è anche la tappa con cui la corsa entra in Veneto. L’ingresso scatta, dopo la Valsugana, nel Vicentino. Si passa per Primolano, Cismon del Grappa, Valstanona gna, Campolongo sul Brenta. Primo traguardo volante a Rosà, una volta superata quella Bassano dove i corridori sono attesi verso le 14.30. Oltrepassa­ta anche Rossano Veneto, si apriranno le porte della Marca trevigiana: Castello di Godego, Castelfran­co (passaggio poco prima delle 15), Vedelago, Istrana. Quindi l’ultima parte di pedalate, nel Veneziano. Al Lido di Jesolo (intorno alle 16.20) il secondo traguardo volante di giornata, cui seguiranno Cortellazz­o, Eraclea Mare, Porto San Margherita. Infine Caorle, col suo rettilineo finale lungo 600 metri su otto metri di larghezza della strada. Un’ambientazi­one che potrà ricordare i titoli di coda delle tappe Montecchio Maggiore-Jesolo del Giro 2015 (si impose il trevigiano Sacha Modolo) e Noale-Bibione dell’anno successivo (braccia al cielo, allora, per il tedesco André Greipel).

Il sindaco, Marco Sarto, spiegava qualche settimana fa che «per Caorle si realizza un sogno. Ci vedranno 650 milioni di telespetta­tori da cinque continenti e 200 Paesi. Non molti lo sanno ma Caorle è

in Italia per presente turistiche (Jesolo ottava e Venezia seconda secondo i dati Istat del 2022, ndr) e l’unico di 1.206 borghi storici sul mare: se l’anno scorso la riviera veneta ha superato per la prima volta quella romagnola in termini di fatturato, adesso abbiamo un’altra grande occasione per il nostro territorio». Tornando agli aspetti tecnici, l’organizzaz­ione del Giro entra nel dettaglio ribadendo che «è tutto sostanzial­mente in lievissima discesa». Dalla Valsugana a Bassano ecco «un breve tratto lungo la ss. 47», per poi immettersi nelle «provincial­i parallele con carreggiat­a più stretta e in discreto stato di manutenzio­ne». Tra la pianura vicentina e trevigiana, «strade rettilinee ben pavimentat­e e con pochissime curve». Fino al Lido di Jesolo, «dove inizia il tratto finale lungo il litorale. Come in tutte le tappe con molti abitati, da segnalare i consueti ostacoli atti a rallentare il traffico. A circa 23 km dall’arrivo, passaggio su un ponte di barche con lieve restringim­ento della carreggiat­a».

Negli ultimi km, quattro curve e altrettant­i rettilinei. Per un traguardo, quello di Caorle, che cade a metà dell’ultima settima del Giro. È una fase aperta a possibili sorprese, scenari imprevisti e il livello d’energia in serbatoio giocherà il suo ruolo.

Il percorso Partenza da Pergine Valsugana, in Trentino, poi l’attraversa­mento della pianura veneta

Sarto Per Caorle si realizza un sogno, ci vedranno 650 milioni di persone in tv da cinque continenti, siamo l’unico borgo storico sul mare

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Un arrivo per velocisti dopo 195 km di tappa senza dislivelli
Volata Un arrivo per velocisti dopo 195 km di tappa senza dislivelli

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