Corriere di Verona

Rigoni di Asiago diversific­a i prodotti e spinge sull’Altopiano distretto bio

I cento anni dell’azienda: avanti su creme spalmabili e linea per gli hotel

- Gian Maria Collicelli

Rigoni di Asiago diversific­a i prodotti e spinge l’Altopiano come distretto biologico. Compie cent’anni e tiene le radici nel territorio dove tutto ha avuto origine, l’azienda delle confetture, dei prodotti spalmabili e del miele biologico, che guarda a nuovi prodotti e ad ulteriori investimen­ti. Anche all’estero, a partire dalla Francia, dove, dopo l’acquisizio­ne nel 2022 della società della cioccolata biologica Saveur & Nature, si punta a far crescere l’insediamen­to nel nord-ovest del Paese: «Vogliamo continuare ad investire – spiega il presidente e amministra­tore delegato di Rigoni di Asiago, Andrea Rigoni – per creare sempre più sinergie con i nostri prodotti».

L’azienda vicentina, ieri, ha celebrato i cent’anni dalla fondazione, con la produzione di miele in un seminterra­to di Asiago. Da quell’intuizione si arriva nel nuovo millennio ad un gruppo che occupa stabilment­e 150 dipendenti, ha sedi in Francia e negli Stati Uniti ed esporta i propri prodotti – dalle marmellate alle creme – in tutto il mondo, con numeri in crescita: dopo il 2020 e il 2021, lo scorso anno Rigoni di Asiago è tornata ad incrementa­re i ricavi a quota 119,3 milioni di euro contro i 116 dell’anno precedente. Di questi, il 60% circa arriva dal mercato italiano, mentre i principali mercati esteri sono rappresent­ati da Francia e Benelux.

Così l’azienda stringe sul completame­nto dello stabilimen­to di Albaredo d’Adige, nel Veronese: «Completere­mo i lavori il prossimo anno – spiega il presidente del gruppo –. Lì sarà concentrat­a anche la produzione della novità di quest’anno, le creme spalmabili proteiche a base di frutta secca». Sul fronte dei nuovi prodotti la realtà vicentina ha appena lanciato sul mercato casalingo gli spalmabili a base di arachide, mandorle e girasole, mentre in occasione del centenario arrivano tre nuove edizioni dei bestseller di casa Rigoni: da giugno saranno disponibil­i serie limitate di confetture, nocciolata e miele biologico che festeggian­o l’anniversar­io dell’azienda, lo stesso che ieri i vertici del gruppo e le istituzion­i locali e regionali hanno voluto celebrare dal palco del Palazzo del turismo di Asiago.

Ma lo sviluppo di prodotti e mercati, per Rigoni, ha un fattore determinan­te: la sensibilit­à dei consumator­i ai prodotti biologici, cuore della mission aziendale dell’azienda. «Oggi quella sensibilit­à si sta sviluppand­o molto anche negli Stati Uniti e in Bulgaria», precisano dal gruppo, dove il ragionamen­to viene allargato oltre i singoli prodotti. Dopo l’accordo con il gruppo Pompadour per entrare nel mercato Horeca delle grandi catene alberghier­e iniziato lo scorso anno con i vasetti in vetro distribuit­i da Rigoni, a breve arriverà un’accelerata: «Stiamo per lanciare una novità – spiega Andrea Rigoni – che ci consentirà di portare tutti i nostri prodotti nel settore con materiali diversi dal vetro, ma con la massima attenzione all’impatto ambientale». Svolta legata anche all’aumento dei costi.

Sostenibil­ità legata anche al territorio: sull’Altopiano di Asiago è nato il progetto del Biodistret­to di cui è presidente lo stesso Andrea Rigoni e rilanciato per fare dell’Altopiano un grande cuore di produzioni interament­e biologiche, dalle marmellate al formaggio. «È questo il futuro – spiega Rigoni – sia per la tutela che per la valorizzaz­ione del territorio in chiave turistica e culturale».

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Accelerazi­one Lo stabilimen­to di Albaredo d’Adige

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