Edizione, i Benetton dividono il patrimonio immobiliare
A Venezia in ballo Fondaco dei Tedeschi e Hotel Monaco
Da un lato, «concentrare le attività del gruppo nei propri settori core e nelle società di cui Edizione detiene una partecipazione strategica», vale a dire le infrastrutture di Mundys, la ristorazione da viaggio di Autogrill-Dufry e l’abbigliamento di Benetton group, oltre alla partecipazione industriale di Cellnex e alle due finanziarie in Mediobanca e Generali. Dall’altro, «consentire ai propri soci di perseguire loro autonomie strategie imprenditoriali in relazioni al patrimonio scisso». Sono i due elementi alla base del trasferimento di parte del patrimonio immobiliare facente capo alla holding della famiglia Benetton, e concentrato finora in Edizione Property, così com’è spiegato nel progetto di scissione parziale approvato questa settimana dal cda guidato da Alessandro Benetton.
In sostanza, una fetta del valore di 850-900 milioni di euro di un patrimonio valutato 2 miliardi, ad esclusione dei negozi di proprietà di Benetton group e degli altri immobili funzionali alle controllate, sarà scorporata da Edizione Property in Edizione, e di qui girata alle quattro srl Edizione prima, seconda, terza e quarta, facenti capo alle holding dei quattro rami familiari.
Dentro, immobili di prestigio come a Roma il palazzo di piazza Augusto Imperatore che da giugno ospiterà il Bulgari Hotel, che andrà in Edizione prima, facente capo alla Ricerca del ramo di Luciano e Alessandro Benetton; il Fondaco dei Tedeschi di Venezia andrà in Edizione seconda, ramo Regia, di Sabrina e degli eredi di Gilberto; l’immobile Champs Elysees a Parigi, è destinato alla Edizione terza di Ricerca, ramo di Giuliana Benetton e dei figli; il Ridotto di Venezia, con l’Albergo Monaco e Gran Canal di Venezia, e la Volta dei Mercanti di Firenze, a Edizione quarta, della Proposta degli eredi di Carlo Benetton.