Hellas, non resta che il fattore Bentegodi Domenica spalti roventi con l’Empoli
Su 18 gare in casa 10 k.o. ma anche sei vittorie e due pareggi. Biglietti (scontati) a ruba
Riprendersi il Bentegodi. Non ci sono più seconde chance per l’Hellas. L’obbligo è vincere con l’Empoli, domenica, tornando al successo a Verona nell’ultima partita interna della stagione, per poter credere nella salvezza. Prima dell’ultima giornata contro un Milan lanciato verso l’Europa.
La serie negativa
In casa - dove sono arrivate sei delle sette vittorie di questa stagione - i gialloblù non si impongono da più di mese. Il 21 aprile, l’Hellas riuscì a superare il Bologna, che arrivava con la spinta che gli veniva da degli ottimi risultati. Il Verona, con una grande gara, lo sconfisse per 2-1, con la doppietta di Simone Verdi a rendere vano il gol di Dominguez, nel finale e Orsolini che in prossimità del gong sfiorò il clamoroso e beffardo pareggio. Da allora, sul proprio campo, l’Hellas è crollato.
L’ha fatto con l’Inter, che ha passeggiato in Piazzale Olimpia, chiudendo con un 6-0 imbarazzante. Ma la caduta peggiore per la corsa a restare in Serie A è stata quella col Torino. Il gol di Vlasic che ha steso il Verona ha cancellato il vantaggio che l’Hellas si era guadagnato una settimana prima, il blitz al Via del Mare col Lecce che aveva dato alla squadra il sorpasso e il più 3 sullo Spezia.
In quel momento, il Verona «vedeva» la salvezza farsi più vicino. Tutto cancellato dalla vittoria dello stesso Spezia sul Milan e dal tonfo dell’Hellas col Torino. Ora è lo Spezia a essere davanti, dopo il pari col Lecce seguito alla sconfitta dei gialloblù a Bergamo con l’Atalanta.
Non ci sono più margini di recupero: per coltivare la speranza vanno presi i tre punti con l’Empoli. Il Bentegodi ha dato al Verona, in questa stagione sventurata, le occasioni per recuperare, per risalire in classifica. Per riprendersi quando ogni cosa pareva perduta. In casa, l’Hellas ha vinto, da gennaio in poi, con la Cremonese, con Lecce, con la Salernitana, col Sassuolo e, dunque, col Bologna. Fino al calo avuto in questo mese, l’unica sconfitta era stata quella con la Fiorentina. Al Bentegodi non era passata la Lazio, bloccata sull’1-1. Poi, l’improvviso duplice e netto scivolone costato carissimo al Verona. Eppure la possibilità di rimanere in A c’è ancora.
Le avversarie
Dipende, certo, pure da quanto farà lo Spezia (31 punti) domani col Torino, al Picco, mentre il Lecce (33) giocherà domenica in trasferta col Monza. Quel che è indiscutibile è che l’Hellas (30) non possa commettere il minimo errore con l’Empoli, se conta di arrivare all’ultima giornata (a San Siro col Milan) con una percentuale di salvezza che non sia irrisoria.
I biglietti scontati
All’ora di pranzo, il Verona mette in tavola quel che resta delle carte per farcela. I tifosi sono pronti per un’altra sfida, in un’annata che è stata un patema. Il club ha fissato prezzi ribassati per tutti i settori: il costo dei biglietti va dai 10 ai 20 euro, per gli Under 14 il tagliando costa 2 euro. Il popolo gialloblù e la città intera vanno alla carica per e con l’Hellas: tra abbonamenti e tagliandi, si va già a quota 20000. Di fronte, l’Empoli che è tranquillo, ha la mente sgombra quanto sta bene nelle gambe. Il Verona dovrà andare più forte per vincere.