Corriere di Verona

Gare deserte per i pediatri, si va avanti con i «gettonisti»

Caso a Villafranc­a, l’allarme Pd: rischio chiusura. Il dg: no, ma siamo in difficoltà

- Annamaria Schiano

Il Partito Democratic­o lancia l’allarme su una possibile imminente chiusura del Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Villafranc­a. La classifica­zione, però, è impropria, poiché al Magalini non esiste il pronto soccorso pediatrico. Esiste, invece, un servizio «fast track», («corsia preferenzi­ale»), vale a dire che i bambini che vengono portati al pronto soccorso dell’ospedale vengono dirottati ai pediatri del reparto. Precisato ciò, sindacalis­ti e amministra­tori comunali villafranc­hesi confermano il rischio di un iniziale depotenzia­mento del servizio estivo, «che quasi sempre, poi, si traduce in chiusura definitiva». «Da alcune settimane - dicono - si rincorrono voci di una imminente chiusura del Pronto soccorso pediatrico del Magalini e di un forte ridimensio­namento del relativo reparto. Ci sarebbe anche una data: il 1° giugno 2023». Entra più nel dettaglio la consiglier­a regionale Dem, anche vicepresid­ente della commission­e sanità in regione, Anna Maria Bigon: «I numeri parlano chiaro: prima del Covid al pronto Soccorso pediatrico del Magalini c’erano otto pediatri in servizio, dei quali cinque hanno già dato le dimissioni. Come possono i tre medici rimasti (di cui uno a sua volta dimissiona­rio), più il primario, garantire tutti i turni necessari? E’ impossibil­e». Lo ribadisce anche Gabriele Raise, dell’esecutivo pubblico impiego Usb Veneto (Unione Sindacale di base): «Ancora una volta viene colpito questo ospedale, strategico per tutto l’Ovest veronese e non solo, e ancora un volta viene colpita l’area della pediatria. Negli anni scorsi eravamo intervenut­i per difendere il punto nascite. Respingere questa nuova ipotesi significa difendere l’ospedale, poiché tutte le strategie di declassame­nto dei nosocomi passano attraverso la chiusura dei servizi di pediatria». E a rischio ci sarebbero anche i posti letto dell’area materno infantile, come sottolinea Simone Mazza della Cgil Verona: «Già a metà maggio, a seguito delle segnalazio­ni di lavoratric­i e lavoratori dell’area materno infantile su una preoccupan­te e imminente rimodulazi­one di posti letto, avevamo inviato una nota alla direzione aziendale dell’Usl9 scaligera, chiedendo un incontro urgente per avere chiariment­i. Ad oggi però non abbiamo avuto alcun riscontro». Ed ecco il riscontro dal direttore generale dell’Usl 9, Pietro Girardi. «A Villafranc­a non esiste il pronto soccorso pediatrico. C’è il servizio “fast track”. Quindi è una falsità affermare che chiude il pronto soccorso. Se parliamo della pediatria, invece, posso assicurare che resterà, come anche la materno infantile. Non posso negare, però, che ci siano delle difficoltà nel reperire i pediatri – spiega Girardi – Noi abbiamo già fatto bandi e gare anche per l’esternaliz­zazione, e sono andate deserte, ma ci sono ancora delle procedure aperte. Abbiamo in essere una convenzion­e con l’azienda ospedalier­a che ci sostiene con dei gettonisti e ora rinforzera­nno l’aiuto con l’invio di ulteriori gettonisti e per questo li ringrazio. Tutto quello che possiamo fare lo stiamo già facendo: abbiamo retto fino ad ora e contiamo di reggere anche per l’estate». Girardi, però, non nega che se in luglio e agosto dovesse profilarsi la mancanza di medici per coprire tutti i turni, (ne servono sei per turno), perché vanno in ferie, si troverebbe­ro costretti a sospendere il servizio, ma, garantisce: «Sarebbe in via del tutto limitata al periodo delle ferie del personale».

Girardi Quello di Villafranc­a non è un pronto soccorso pediatrico

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