Corriere di Verona

«Per mia figlia Anna è stato fatto tutto il possibile»

- Annamaria Schiano

«Sono distrutto. Anna era la figlia speciale, la più responsabi­le, mi fidavo completame­nte di lei perché so che non andava in cerca di pericoli». Sono le parole strazianti di Paolo Lorenzi, il padre della ragazza di appena 20 anni che sabato è annegata nelle acque della spiaggia «Il Corno» di Garda per salvare Giovanni, il fratello più piccolo di 14 anni. Una lama nel cuore per la famiglia Lorenzi. «Ho lasciato andare tutti e tre i miei figli su quella spiaggia perché sapevo che erano in buone mani, quelle di Anna. Infatti ha pensato a proteggere suo fratello, a salvarlo, a costo della sua vita. La spiaggia la conoscevan­o bene perché li abbiamo sempre portati lì fin da piccoli. E io ho sempre raccomanda­to loro di stare attenti, di non andare al largo». Il signor Lorenzi non ha recriminaz­ioni sui soccorsi. Anzi. Non si permette di dare giudizi. Lui sa cosa è successo perché gli ha raccontato tutto il figlio Giovanni. «Erano in acqua lui e la sorella, mentre Elisabetta, l’altra mia figlia di 17 anni era rimasta sulla spiaggia. Loro due erano a circa 20 metri dalla riva, a metà distanza tra la spiaggia e le boe gialle. Giovanni ha iniziato solo quest’anno a nuotare, ma non è ancora molto bravo e ad un certo punto è andato nel panico ed è andato sotto acqua iniziando a bere, allora Anna ha cercato di aiutarlo ma ha bevuto anche lei, e forse per la fatica o perché è subentrato un malore è andata sotto. Poi, gli esperti mi hanno spiegato che se si inizia a bere acqua si va giù subito». Dolore. Lei pensa che si ci fosse stata maggiore sicurezza, un bagnino presente, Anna si sarebbe salvata? «Io penso che sia stato fatto tutto il possibile. Sono stati anche molto bravi a gestire mia figlia morta sulla spiaggia. C’era la guardia costiera che poi l’ha trovata anche in poco tempo. La spiaggia non è pericolosa. Se ci fosse stato un bagnino non so quanto avrebbe potuto fare anche lui, sono stati molto più utili i ragazzi che si sono buttati ed hanno portato in salvo Giovanni e che poi hanno cercato Anna, ma l’acqua è molto torbida e non sono riusciti a vederla». Paolo Lorenzi non punta il dito, dunque, su nessuno. Ora deve pensare a sorreggere tutta la famiglia, la moglie Paola Zanotti, ma soprattutt­o Giovanni che porterà con sé per tutta la vita questa tragedia. I funerali di Anna si terranno domani alle 10 alla chiesa del Saval, Santa Maria Maddalena. «Perché – conclude Paolo Lorenzi – noi abitiamo al Chievo 2, in via Crotone che si trova in mezzo tra Borgo Nuovo e il Saval, ma frequentia­mo la parrocchia di quest’ultimo quartiere». La loro è una famiglia molto religiosa, infatti, che si affida alla fede nel sentire lo spirito di Anna per sempre con loro.

Paolo Lorenzi Quella spiaggia non è pericolosa. Se ci fosse stato un bagnino non so quanto avrebbe potuto fare

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy