International Salieri Circus Award a Legnago con il maestro Basso
Le arti circensi unite alla musica classica eseguita in diretta. Dopo il primo posto nella categoria «Spettacolo dal vivo» all’Art Bonus 2023, l’International Salieri Circus Award si prepara a riproporre quel mix anche nella sua quarta edizione, tra il 26 e 30 settembre al Teatro Salieri di Legnago (www.saliericircus.it) dove le musiche curate dall’Orchestra ritmico sinfonica italiana, diretta dal maestro Diego Basso, accompagneranno gli artisti in scena, oltre un centinaio dopo le 500 candidature già pervenute da tutto il mondo (più del doppio rispetto a un anno fa e le iscrizioni chiudono a fine mese). «Con la mostra itinerante “HeartBeats”, Legnago sarà animata da ventidue sculture di grandi cuori interpretate da artisti internazionali - spiegano gli organizzatori - mentre un’altra grande novità è il progetto Salieri Circus Award 4.0, grazie a cui sarà creata la versione digitale del festival, attraverso una piattaforma di contenuti on demand, e sarà ampliata e arricchita la mostra diffusa “Open Art Gallery”, allestita nelle passate edizioni nelle vetrine delle attività commerciali e dei locali di Legnago, con scatti d’autore di fotografi internazionali che ritraggono gli artisti in competizione». Le prime anticipazioni dell’edizione 2024 sono state presentate ieri a Venezia, al Palazzo Grandi Stazioni. La giuria tecnica è in via di definizione (ci saranno direttori artistici, registi e impresari internazionali) e «nella selezione il direttore artistico, Antonio Giarola, privilegerà i numeri capaci di fondere l’arte circense con la musica dal vivo: performance che uniscano elementi circensi e coreografie, creando esperienze visive e sonore straordinarie». In ballo ci sono i premi Salieri d’Oro, d’Argento e di Bronzo mentre le prevendite saranno attive online a partire da aprile. Nella scorsa edizione, il primo posto è stato conquistato da Titos Tsai, artista di Taiwan, con la sua danza con spade fluttuanti, e Hng Thean Leong, dalla Malesia, con il suo «diabolo».