Sinloc punta a creare la propria Sgr e a raddoppiare le comunità energetiche
La spa per lo sviluppo locale tocca i 70 milioni di fatturato e fa ordine
Sinloc punta a costituire la sua Sgr entro fine anno e accelera, tra i progetti del 2024, sulle comunità energetiche, per raddoppiare le 40 già costituite. Sono alcune delle direttrici di lavoro della spa con sede a Padova dedicata allo sviluppo locale, di proprietà di 12 fondazioni bancarie (la padovana Cariparo prima azionista con il 25%), attiva nella consulenza sui progetti, nella gestione di fondi d’investimento e negli investimenti in infrastrutture con le formule di partenariato pubblico privato.
Il cda ieri ha approvato il bilancio 2023 della capogruppo, chiuso con 11,8 milioni di euro di ricavi (+78% rispetto ai 6,6 milioni 2022) e un utile netto di oltre 4 milioni, a fronte degli 1,4 del 2022, in parte derivanti dalla cessione dell’8,2% di Veneto Sviluppo nell’ambito dell’operazione di uscita dei soci privati, che ha portato a Sinloc oltre 7 milioni (5 pagati con fondi liquidi, 2,5 con quote di fondi d’investimento, pur se il valore di libro era di oltre 10 milioni di euro). Ma la dimensione complessiva del gruppo, di cui fanno parte altre 8 partecipate, vede ricavi aggregati 2023 per 70 milioni di euro e asset in gestione per 500 milioni, tra cui i 260 dei fondi Bei del Pnrr sui progetti per il turismo sostenibile (160 milioni) e la rigenerazione urbana (100).
«Il 2023 è stato un anno di forte crescita, che ha portato a risultati importanti non solo nella consulenza, dove siamo i leader nel mercato dello sviluppo locale e dove abbiamo sviluppato 260 progetti, ma anche perché siamo cresciuti nell’attività di gestione dei fondi - ha detto l’amministratore delegato di Sinloc, Antonio Rigon -. Abbiamo messo insieme una squadra di rilievo di 130-140 professionisti, tra i 60 dipendenti di Sinloc, i 30 delle partecipate e i 40 specialisti esterni».
Hanno lavorato nel 2023 su un ventaglio molto ampio di progetti, che nello specifico del Veneto sono andati ad esempio nel reperire il finanziamento Bei da 43,5 milioni di euro per la seconda linea del tram di Padova, e quello di 15 milioni per Veritas a Venezia da dedicare agli investimenti sul ciclo idrico. E ancora l’impegno è andato sul progetto di sviluppo dell’idrogeno a Marghera con San Marco Petroli e l’operatore svizzero Alpiq. E poi, sugli studentati, nella gestione con Finint del Fondo Pitagora, il cui primo intervento è stato a Padova.
Sempre sul fronte operativo, nel 2024 la prima linea d’impegno da segnalare è quella dello sviluppo delle comunità energetiche, dopo l’approvazione dei decreti attuativi. «Abbiamo già strutturato 40 comunità energetiche in Italia - spiega Rigon, e tra queste vanno annoverate quelle attuate con Fondazione Cariverona in 8 Comuni tra Belluno, Vicenza e Verona -. L’obiettivo è di raddoppiarle, creandone altrettante. Sono iniziative di rilievo e in Italia sappiamo far funzionare bene questi progetti vicini alle comunità locali». E il 2024? «Abbiamo un budget in crescita, puntato sui servizi alla pubblica amministrazione e la coda lunga del Pnrr - dice l’ad -. Cresceremo, ma non ai ritmi degli ultimi anni, tirando un po’ il freno e dedicando energie a trasformazioni strutturali». L’obiettivo è mettere ordine nel gruppo, dopo la crescita degli ultimi anni. Anche con la creazione di una propria Sgr: «Entro fine 2024 è nostra intenzione, e volontà dei soci, di dotarcene, per diventare gestori in piena autonomia dei futuri programmi di sviluppo dei quali siamo promotori. La società è matura per questo passo», dice il presidente, Gianfranco Favaro. «È un passo che ci chiedono gli gli investitori - conclude Rigon -. Ma le partnership che funzionano andranno avanti».