«Nemici degli automobilisti? Assurdo Lavoriamo per vincere tre grandi sfide»
L’assessore Ferrari: «I cantieri creano disagi ma finiscono, mentre i vantaggi rimarranno»
«I cantieri creano disagi, certo che lo sappiamo: ma se fra 4 anni, grazie a quei cantieri, Verona sarà una città più vivibile, più mobile, più sana e con nuove possibilità di sviluppo economico, allora io chiedo: non vi pare che ne valga la pena?». Tommaso Ferrari, assessore alla Mobilità, è ogni giorno alle prese con i problemi creati dai lavori in corso in ogni parte della città: per il filobus, per la Tav, per gli eventi e per altro ancora.
Disagi inevitabili, ma in cambio di cosa? Che Verona uscirà, da tutti questi lavori, fra 4 anni?
«Basta uno sguardo d’assieme – risponde Ferrari – per capire che stiamo lavorando per vincere tre grandi partite».
Provi a spiegarcele.
«Primo tema: la possibilità di scorrere più veloci attorno alla città. Il finanziamento della Variante alla Statale 12, per il quale bene ha lavorato la vicepresidente della Regione, Elisa De Berti, farà… respirare non solo Cadidavid ma anche buona parte di Verona sud: la nuova arteria sboccherà nel punto da cui partirà la nuova Strada di Gronda, creando un nuovo collegamento tra sud e nord, senza bisogno di attraversare (e di intasare) i nostri quartieri. Se aggiungiamo il ribaltamento del casello di Verona Sud e la nuova viabilità connessa, mi pare facile capire come e quanto miglioreranno le cose in alcune delle zone più intossicate dallo smog».
Il secondo tema è?
«Ovviamente quella del trasporto pubblico. Il filobus ha visto cantieri impattanti, come quello di Città di Nimes, e altri ne nasceranno. Ci saranno disagi in via Mameli, per esempio: ma i cantieri finiscono, come stanno finendo quelli di Città di Nimes, mentre i vantaggi resteranno. Pensiamo proprio al riordino di via Mameli o a quello di Porta Vescovo, che avrà una mobilità nuova di zecca. E pensiamo ai nuovi park scambiatori della filovia, dove si potrà parcheggiare per poi raggiungere il centro in metà del tempo (e con metà della spesa) rispetto a oggi».
Terzo capitolo?
«La possibilità di muoversi anche senz’auto. I 25 chilometri di nuove piste ciclabili, da realizzare entro il 2026, serviranno a questo: non a proibire l’auto ma a offrire un’alternativa reale, veloce, economica ed anche salubre. Se avremo ciclabili sicure, un filobus veloce, autobus non più costretti a stare in coda, non crede migliorerà la vita di ciascuno di noi? I residenti continuerebbero ad arrivare a casa, ma gli altri non preferirebbero muoversi più in fretta e spendendo meno? Magari con più possibilità di parcheggio, per esempio riaprendo quello di piazza Corrubbio. E allora anche il Piano della sosta, che oggi tanti agitano come uno spauracchio, farà parte di questo nuovo modo di spostarsi in una città più vivibile e meno inquinata».
Ci saranno le risorse per fare tutto, e farlo bene?
«Queste opere sono tutte finanziate, fortunatamente, ma dobbiamo già attrezzarci per recuperare risorse per pianificare nuove infrastrutture. In ottobre parteciperemo al nuovo bando governativo per il trasporto rapido di massa, per ampliare i percorsi del trasporto pubblico come, ad esempio, un prolungamento filoviario».
Anche la Tav vi ha complicato la vita…
«Sì, ma anche qui ne vale e ne varrà la pena. Da metà ottobre partiranno i lavori del Nodo Ovest, tra Quadrante Europa e stazione, ed è evidente cosa voglia dire per la nostra economia. Certo, anche per la Tav ci saranno nuovi cantieri (penso a via Albere con il Nodo Ovest o al ponte sull’Adige che si dovrà ampliare e che arriverà invece con il Nodo Est) ma che miglioreranno le nostre connessioni, anche economiche, con opportunità che tante volte, in passato, Verona non ha saputo cogliere».
Vi accusano di essere nemici degli automobilisti.
«Già, l’ho sentita e mi pare l’accusa più assurda. Nemico degli automobilisti è chi li inchioda in code interminabili, intasando i quartieri e minando la salute di tutti. Chi vuole il bene degli automobilisti desidera che possano circolare senza intoppi, arrivando in parcheggi ampi e liberi e avendo subito a disposizione un mezzo veloce, meno costoso e meno inquinante per girare in centro, come nelle migliori città d’Europa e del mondo. Altro che nemici…».