Maschio Gaspardo, ricavi 2023 a 425 milioni Lanciata la filiale nel Regno Unito
Il gruppo delle macchine agricole Maschio Gaspardo, di Campodarsego (Padova), supera il 2023 con un fatturato consolidato di 425,1 milioni, rispetto ai 460 dell’anno precedente, un margine operativo lordo di 70 milioni di euro, in incremento del 7% rispetto al 2022, e un utile consolidato di gruppo di 25,6 milioni, rispetto ai 26,3 del 2022. Si tratta di dati che, secondo gli amministratori, riflettono la capacità dell’azienda di «adattarsi con efficacia alle dinamiche di mercato e alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, dimostrando di perseguire con determinazione il suo percorso di crescita attraverso investimenti mirati». Per l’amministratore delegato, Luigi De Puppi, «l’investimento continuo in soluzioni tecnologiche innovative, lo sviluppo delle competenze e le alleanze strategiche sono fondamentali per costruire il futuro della società, anche di fronte a un contesto economico difficile da interpretare come l’attuale».
Nel corso del 2023 l’accordo con Grégoire Besson, azienda francese leader nella progettazione e produzione di aratri e attrezzature per la lavorazione conservativa, e l’apertura di una nuova filiale nel Regno Unito, hanno caratterizzato, sempre secondo la nota emessa ieri dalla società, una politica commerciale fortemente espansiva. Il lancio della seminatrice da cereale Opera durante Agritechnica 2023, la principale fiera internazionale del settore, «ha consolidato la posizione di Maschio Gaspardo come fornitore di soluzioni complete per tutte le fasi del ciclo agronomico».
Il presidente, Mirco Maschio, sostiene che i risultati del 2023 riflettano «l’impegno costante del gruppo verso l’innovazione tecnologica, strumento essenziale per essere competitivi in un mercato globale come quello attuale. Siamo quotidianamente impegnati a supportare gli agricoltori – aggiunge - con soluzioni avanzate che incrementano la produttività e la sostenibilità in campo, perfettamente in linea con la nostra visione futura, quella di un’agricoltura che utilizzi tecnologie sempre più moderne e a basso impatto ambientale». Lo scorso anno è stato approvato il primo Bilancio di sostenibilità, il cui obiettivo è quello di fornire la rendicontazione non finanziaria. L’azienda impiega oggi duemila dipendenti in otto stabilimenti produttivi, di cui tre in Cina, India e Romania, e in 13 filiali commerciali. La società finanziaria regionale del Friuli Venezia Giulia Friulia detiene una partecipazione del 6,7%.