Il Verona e la cabala
A Pasquetta lo scontro diretto per la salvezza a Cagliari Un match molto complicato e un ambiente caldissimo ma tanti precedenti positivi
Farà caldo, lunedì, all’Unipol Domus. Perché a prescindere dal meteo, sul campo del Cagliari per l’Hellass ci sarà da fronteggiare un ambiente davvero rovente.
Nel proprio stadio, infatti, la squadra di Claudio Ranieri ha costruito larga parte dei risultati ottenuti finora. Spesso, peraltro, ribaltando situazioni che sembravano compromesse con la spinta del pubblico. Due i casi più clamorosi: quello della vittoria con il Frosinone, che era avanti 3-0 ed è stato rimontato, fino all’aggancio e al sorpasso per il 4-3 conclusivo, avvenuti nei minuti recupero. Poi, con il Sassuolo, un altro ribaltone, con il Cagliari che era sotto a 4’ oltre il 90’. Ha pareggiato e, al 99’, piazzato la rete del 2-1. Ma anche con il Napoli, con la gara che sembrava in pieno controllo della formazione azzurra, il Cagliari è riuscito a prendersi un punto, di nuovo nel recupero, con il gol dell’1-1 di Luvumbo. Un aspetto che mette in evidenza come il Cagliari non solo non molli mai ma quanto, trascinato dalla tifoseria, sia in grado di colpire quando la partita è in grande salita. Nelle gare interne ha saputo raccogliere 19 dei 26 punti che ha in classifica: cinque vittorie, quattro pari, cinque sconfitte, con 20 gol fatti e 24 subiti.
Questo dicono le statistiche. Il Verona, dal canto suo, si presenta alla sfida di Pasquetta dopo che nell’ultima gara in trasferta, con il Lecce, il 10 marzo, è tornato a imporsi in una partita esterna dopo quasi sette mesi, quelli passati dal successo per 1-0 con l’Empoli. L’Hellas si è sbloccato e va a Cagliari portando con sé pure qualche ricordo che vuole essere di buon augurio. Sul campo dei rossoblù, nella propria storia, il Verona ha conquistato vittorie che sono stati autentici biglietti per la salvezza. Nel 2000, il magnifico Hellas di Cesare Prandelli si impose al Sant’Elia con un capolavoro di Gianluca Falsini, terzino sinistro che, di destro, infilò l’1-0 per il Verona, ipotecando la permanenza in Serie A. Nel 2015 era un Hellas, quello di Andrea Mandorlini, che veniva da un periodo complesso e che rischiava di essere risucchiato in basso. Andò a giocare con il Cagliari una sfida molto delicata. La risposta venne dai gol di Luca Toni e Juanito Gomez, con la rete di Conti che contò solo per gli almanacchi, in un 2-1 determinante per il Verona, che da lì in poi non si voltò più
Periodo favorevole Tre anni fa, alla vigilia di Pasqua, i gol di Barak e Lasagna per il 2-0 che sigillò la salvezza
indietro e si salvò. Nel 2021, alla Sardegna Arena (l’attuale Unipol Domus), furono i gol di Antonin Barak e Kevin Lasagna a dare all’Hellas condotto da Ivan Juric il 2-0 che mise il sigillo anticipato sull’obiettivo, toccando i 41 punti. Era il 3 aprile, sabato di Pasqua, e chissà mai che il periodo sia un auspicio favorevole per il Verona.
Allora, però, le restrizioni Covid richiedevano che le partite venissero disputate a porte chiuse. Non c’era pressione del tifo, un elemento essenziale in più per l’incontro di lunedì. Nella bolgia di Cagliari, il Verona rincorre una gioia da condividere con il popolo gialloblù.