Tra Vivaldi e Bjork La violinista Masotto e il nuovo album
Dice la violinista Laura Masotto che comporre con il violino filtrandone il suono attraverso distorsori, riverberi e delay è «una strada che offre ancora tanto da esplorare. Anche se oggi le sperimentazioni maggiori le stanno facendo alcune violoncelliste. Penso a Hildur Guðnadótti, premio Oscar per la colonna sonora di Joker, o alla newyorkese Clarice Jensen». Classe ’85, veronese, diplomata al Conservatorio, Masotto suona il violino da quando aveva cinque anni. «Già allora ascoltavo Vivaldi e Paganini. Poi è venuta l’attrazione per il moderno, con i Radiohead e Bjork ad aprirmi mondi diversi, così ho comprato il violino elettrico suonando anche in varie band. Finché sono ripartita dal violino classico con il mio progetto». Masotto questa sera alle 21 presenta a Verona alla Fucina Machiavelli il suo terzo album The spirit of things, un progetto tra classica e contemporaneo. «Nel primo disco, Fireflies, usavo violino e looper (il pedale che permette di registrare e riprodurre in diretta più sequenze musicali, ndr). Nel secondo, We, ho iniziato ad aggiungere i sintetizzatori. Nel nuovo album cerco di mescolare ancora di più archi e suoni elettronici». Pubblicato dall’etichetta berlinese 7K!, The spirit of things è ispirato dagli studi di Masotto sulle pratiche sciamaniche e a un «viaggio in Guatemala dove ho conosciuto alcune cerimonie in cui il tamburo accelerato favorisce l’entrata nello stato di trance: in un brano utilizzo proprio il tamburo sciamanico». L’album è stato registrato nel proprio studio casalingo e per Masotto, già collaboratrice anche per l’etichetta tedesca Deutsche Grammophon, si tratta del quarto disco se consideriamo le musiche di Here and Now, composte nel 2020 al «Fabra i Coats» di Barcellona, una «vecchia fabbrica di tessuti adibita a studio d’arte, uno spazio incredibile». Gli spazi per suonare dal vivo? «I festival estivi italiani si stanno aprendo alla musica strumentale – riflette Masotto – e il prossimo passo sarà entrare nei teatri».