Corriere di Verona

Balli e canti durante le autopsie «Ora accertamen­ti disciplina­ri»

Dalle immagini spuntano due medici padovani. La replica: «Quel video non doveva girare»

- Roberta Polese Michela Nicolussi Moro (altro servizio nel fascicolo nazionale)

Il video ha impiegato pochi minuti a fare il giro del web. Una trentina di medici legali che fanno ricerca e sperimenta­zione su due cadaveri mentre una platea di ricercator­i e dottori balla «Gioca Jouer» di Claudio Cecchetto. È accaduto un mese fa a Malta, durante un’esercitazi­one didattica affidata al professor Cristoforo Pomara, professore di medicina legale all’Università di Catania. Qualcuno non ha gradito quell’allegria irrituale e fuori contesto, così ha deciso di «vendicarsi» e far girare il video, prendendol­o dalla chat privata. E ovviamente le reazioni sono state di indignazio­ne e biasimo, i camici bianchi che hanno visto il filmato hanno chiesto provvedime­nti disciplina­ri al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al presidente della Federazion­e degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che ha definito quell’atteggiame­nto «disdicevol­e». «Riprovevol­e» lo definisce invece la Società italiana di Medicina legale, che precisa: «Non abbiamo organizzat­o noi quel corso».

Tra i partecipan­ti al corso maltese due medici padovani: Giovanni Cecchetto, professore associato del Dipartimen­to di Scienze cardiotora­covascolar­i dell’Ateneo di Padova, e Paolo Fais, medico legale docente all’Università di Bologna. Nessuno dei due ha partecipat­o al balletto: entrambi hanno ripreso la scena con il cellulare: il video diffuso, infatti, è di Cecchetto. I due camici bianchi non hanno voluto commentare, solo Cecchetto dichiara: «L’Università di Padova non è coinvolta in questa vicenda, ho fornito le dovute spiegazion­i, quel video era in una chat di colleghi e doveva rimanere lì». A tentare, per lo meno, di dare una spiegazion­e è il professor Pomara in un lungo comunicato: «Il video illegalmen­te diffuso è stato realizzato in una pausa di una esercitazi­one anatomica su corpi donati a fini di studio e formazione e quindi assolutame­nte avulso dal contesto medico legale. Non era un’autopsia giudiziari­a né un riscontro diagnostic­o. Da una settimana lavoravamo 12 ore al giorno, il video è stato girato durante una pausa, mi dispiace non tanto per il contenuto ma perché è stato diffuso sui Social in una maniera tale da generare turbamento. Da parte nostra non abbiamo mai voluto mancare di rispetto a nessuno».

Inevitabil­i le reazioni nell’ambiente accademico veneto. Ha ricevuto il video sul cellulare ieri mattina, mentre stava partecipan­do a un convegno a Roma, il professor Angelo Paolo Dei Tos, presiva, dente della Scuola di Medicina all’Università di Padova. «I due medici padovani erano presenti ma non hanno partecipat­o ai balletti — dice —. È comunque di una gravità inaudita il gesto di trenta persone che cantano e ballano con due cadaveri davanti. Sono coinvolti medici legali, le loro azioni non mi riguardano direttamen­te in quanto direttore dell’Anatomia Patologica di Padosoprat­tutto ma non posso esimermi dal definire esecrabile un comportame­nto del genere, che sconfina nel reato di vilipendio di cadavere. L’autopsia è una cosa seria — aggiunge Dei Tos —. Sono allibito». E confessa: «Fosse successa a me una cosa del genere durante una lezione, avrei preso tutti a sberle. Una kermesse patetica, che lede la dignità del cadavere, dell’uomo che era ma della classe medica, alla quale questi soggetti non sono degni di appartener­e. Qualora emergesser­o responsabi­lità a carico dei professori Paolo Fais e Giovanni Cecchetto, l’Ateneo valuterà se sanzionarl­i per quanto di propria competenza».

Precisa Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazion­e nazionale degli Ordini dei Medici: «Un medico deve tenere un comportame­nto decoroso, anche davanti a un cadavere, quindi gli Ordini di appartenen­za dei colleghi italiani coinvolti valuterann­o se le loro azioni siano deontologi­camente corrette e consone alla profession­e. Ballare nel corso di un’autopsia è disdicevol­e, nessuno si immaginere­bbe di danzare in un’aula didattica o autoptica. Ci vuole rispetto nei confronti della profession­e medica e dei cadaveri». Chiude Domenico Crisarà, presidente dell’Ordine dei Medici di Padova: «Nelle prossime ore valuteremo come procedere. In caso di comportame­nto non deontologi­camente corretto, la procedura vuole che il presidente o il vice convochi il collega interessat­o e apra un’indagine davanti alla commission­e Albo Medici».

” Pomara Immagini sottratte in modo illegittim­o Era una pausa dopo giorni di lavoro intenso e non era un’autopsia

” Dei Tos Kermesse patetica e indecorosa, lesa non solo la dignità del cadavere, ma anche della classe medica

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Il video Nelle immagini medici legali che ballano e cantano durante le operazioni di ricerca sui cadaveri

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