Zivelonghi: «Se Verona divenisse città metropolitana avremmo molti più vigili»
«La stazione di Porta Nuova resta un’area problematica ma noi, come amministrazione, non ci arrendiamo e siamo intenzionati a mettere in campo tutte le misure possibili per contrastare i fenomeni d’illegalità e insicurezza». Così l’assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi a seguito dell’ennesima rissa violenta tra stranieri in piazzale XXV Aprile, venerdì sera, davanti a cittadini, pendolari e turisti esterrefatti e spaventati, che hanno impugnato i propri telefonini filmando indignati il tutto e postandolo sui social.
Sul fatto specifico l’assessore non si nasconde, affermando con preoccupazione quella che, visti anche gli episodi violenti dei giorni scorsi, appare sempre più come una nitida realtà: «Va detto che siabadisce mo in presenza di un numero elevato di questo tipo di persone che creano degrado in zona. Una situazione che dipende, però, da ciò che accade fuori dal territorio veronese (riferendosi al fenomeno migratorio in atto, ndr.). Noi dobbiamo gestire al meglio chi arriva sul nostro territorio e nelle condizioni in cui ci arriva». Serve, però, anche trovare una soluzione per rendere la stazione più sicura. «Il 7 aprile sono giunti nove militari in più di Strade Sicure - riZivelonghi -. Sul posto sono sempre presenti gli agenti della polizia di Stato e della Polfer. Tra l’altro sono anche nei video della rissa, a dimostrazione che non c’è assenza di divise in zona. Certo prosegue l’assessore - l’azione delle forze dell’ordine deve essere affiancata dai privati».
L’obiettivo, ora, è quello di trovare soluzioni per «riempire gli spazi con attività, per non lasciare campo ai malviventi; per questo siamo in contatto con il Gruppo Rfi, gestore anche del piazzale esterno».
Una situazione, quella della sicurezza nello scalo ferroviario che, visto il consueto via vai di persone, viene definita «dinamica» dall’assessore, che parla di «zona che resta critica» anche perché «Verona ormai è una grande città che si misura coi problemi delle grandi città». A tal proposito l’ultima considerazione è sul disegno di legge presentato dai parlamentari scaligeri per Verona città metropolitana, che permetterebbe di aumentare il numero di divise: «Al momento non abbiamo riscontro - conclude Zivelonghi -. È però una richiesta che vogliamo portare avanti. Venezia ha 450 vigili, Verona meno di 300. Ciò significa che, nonostante i grandi eventi e il numero di presenze da grande città, non abbiamo gli strumenti di gestione e contrasto che hanno le grandi città».