Officina Stellare, ordini per 41 milioni Laser ottico nuovo settore di sviluppo
Fatturato 2023 a 18 milioni. Incubatore a Padova, selezionate le startup
«Il portafoglio ordini è ricco, pari a 41,2 milioni di euro (in aumento rispetto a quello dell’esercizio precedente, giunto ai 31 milioni di euro: gli ordini saranno evasi in un programa di lavorazioni che arriva al 2026, ndr) sta ancora crescendo. Dobbiamo cercare di essere molto efficienti nel produrre ma, essendo molto specializzati, la ricerca di personale per noi è ancora più difficile rispetto al sistema della manifattura in generale». Ne parla Giovanni Dal Lago, presidente di Officina Stellare, di Sarcedo (Vicenza), azienda specializzata nella progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica di eccellenza rivolta a più comparti, dall’aerospaziale alla difesa fino alle telecomunicazioni, quotata in Borsa.
La società ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi per 18,8 milioni, in crescita del 43,8% sull’anno prima, realizzando un risultato netto di 2,5 milioni, che si confronta con i 600 mila euro del 2022. L’incremento
dell’organico previsto quest’anno è comunque di una ventina di soggetti, in larghissima misura ingegneri e fisici, dato il peso rappresentato nelle attività complessive del segmento della ricerca e sviluppo.
«Dal punto di vista commerciale – spiega Dal Lago – continuerà ad essere trainante il settore dell’osservazione della Terra (tra i 41 milioni di ordini, 18 sono in questo specifico settore, ndr) e qui i nostri clienti sono quelli che producono le infrastrutture delle costellazioni satellitari, compreso il sistema europeo ‘Iride’. Ma c’è un ambito di accelerazione molto interessante rappresentato dalla comunicazione laser ottica, su cui stiamo investendo parecchio ed alla quale abbiamo dedicato un dipartimento interno particolarmente robusto. Non c’è dubbio – prosegue Dal Lago – che questa sia la tecnologia vincente del futuro alla quale guardano anche gli operatori tradizionali delle comunicazioni a radiofrequenza, alla luce anche della sicurezza dei sistemi di crittografia applicabili».
Tornando ai conti, Officina Stellare pone in rilievo il dato di miglioramento del margine operativo lordo riscontrato nel 2023 grazie anche alla riduzione dell’incidenza del consumo delle materie prime il cui prezzo è sensibilmente calato rispetto all’anno precedente.
Si è intanto conclusa, lo scorso gennaio, la fase di selezione di startup da parte del Business incubation center (Bic) di Padova, rappresentato dalla stessa società di Sarcedo e con la presenza di componenti dell’Agenzia spaziale europea (Esa), focalizzata sulle soluzioni e sui servizi del mondo spaziale. L’assemblea degli azionisti è fissata per il 24 maggio e in quella sede sarà proposto di riportare a nuovo l’utile del 2023.