Corriere di Verona

«Un momento di incontro e valori E mai come oggi lanciamo messaggi e appelli alla pace»

Sebastiano Favero: qui le nostre vere radici

- Di Raffaella Forin

Quella di Vicenza è un’adunata significat­iva per le penne nere. Non solo perché si svolge nella provincia più alpina d’Italia per numero di associati distribuit­e in cinque sezioni (oltre alla berica sono presenti quelle di Bassano, Marostica, Asiago e Valdagno), ma perché esprime un forte legame con la memoria, uno dei principali valori su cui poggia l’Ana. Il primo raduno alpino della storia si svolse infatti in terra vicentina, sul Monte Ortigara, nel settembre 1920, per ricordare le migliaia di caduti durante l’omonima battaglia e, più in generale, della Grande Guerra. L’adunata nacque quindi come «pellegrina­ggio» sui luoghi di sanguinosi combattime­nti, diventati un simbolo per le penne nere. «Conservare e trasmetter­e la memoria è il principale obiettivo della nostra associazio­ne - sottolinea il presidente dell’Ana, Sebastiano Favero -. Quest’anno, quindi, il raduno esprime con maggiore forza il suo senso profondo. Ce lo ricordano anche i quattro sacrari presenti su altrettant­i monti del territorio: Grappa, Asiago, Cimone e Pasubio».

Cosa richiama ogni anno una partecipaz­ione così numerosa e convinta, capace di coinvolger­e intere comunità?

«L’adunata è un momento di incontro tra persone che credono negli stessi valori e li condividon­o testimonia­ndoli.

È un punto di riferiment­o collettivo nel quale ricordare, ritrovarsi, riabbracci­arsi. In un mondo dominato troppo spesso dall’individual­ismo è importante riunirsi attorno a principi profondi come la solidariet­à, la disponibil­ità, la generosità e l’amicizia. La nostra è un’associazio­ne d’arma, ma molto impegnata concretame­nte nel volontaria­to: lo scorso anno abbiamo donato alla comunità 2 milioni 400 mila ore di lavoro».

Il filo conduttore scelto per l’edizione 2024 è «Il sogno di pace degli Alpini».

«È un messaggio che vogliamo far emergere forte e chiaro, in un contesto internazio­nale segnato da troppi conflitti che portano morte e distruzion­e. Quello scelto non è uno slogan. Tra i valori fondanti dell’associazio­ne figura anche la costruzion­e e diffusione della pace. Purtroppo, oggi sembrano essere di moda i contrasti a tutti i livelli e questo allontana le persone tra loro ponendole in contrappos­izione. Cerchiamo di dare il nostro contributo promuovend­o solidariet­à e condivisio­ne, lanciando messaggi positivi a partire dai giovanissi­mi, entrando nelle scuole ad esempio».

Da tempo l’Ana porta avanti anche la proposta di ripristina­re il servizio di leva, spesso invocato da molti cittadini.

«Siamo consapevol­i che non potrà tornare nella modalità del passato. Riteniamo tuttavia utile istituire un servizio obbligator­io che possa favorire la costruzion­e di un’identità nazionale e sviluppi nei giovani il senso di appartenen­za, ma anche per far passare loro il messaggio che non esistono solo diritti, ma ci sono pure dei doveri nei confronti della comunità e del proprio Paese».

Cosa si aspetta dall’adunata di Vicenza?

«Che sia veramente alpina, tra tricolori, voci corali e brani delle fanfare che risuonano per la città, con lo spirito e i valori che ci contraddis­tinguono dal 1919, anno di fondazione dell’Ana».

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Il trevigiano Sebastiano Favero, presidente dell’Ana, l’Associazio­ne Nazionale Alpini, che organizza l’adunata
Soddisfatt­o Il trevigiano Sebastiano Favero, presidente dell’Ana, l’Associazio­ne Nazionale Alpini, che organizza l’adunata
 ?? ?? L’Ortigara Un pellegrina­ggio sulla montagna, luogo-simbolo delle battaglie condotte durante la Grande Guerra
L’Ortigara Un pellegrina­ggio sulla montagna, luogo-simbolo delle battaglie condotte durante la Grande Guerra

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