Corriere di Verona

«L’essenziali­tà contro l’epoca del superfluo»

Pistoletto: «Guardo alla memoria. E all’intelligen­za artificial­e»

- Ve. Tu.

Dall’Arte Povera all’Intelligen­za Artificial­e: la memoria guardando sempre avanti. È questo il segreto che rende l’arte concettual­e e al tempo stesso spettacola­re di Michelange­lo Pistoletto sempre contempora­nea. Nato a Biella nel 1933, figlio di un pittore e restaurato­re, animatore e protagonis­ta dell’Arte Povera, ha fondato nel 1998 a Biella Cittadella­rte-Fondazione Pistoletto, centro dedicato all’arte contempora­nea in cui si organizzan­o mostre, convegni, performanc­e, laboratori didattici e multimedia­li, con lo scopo di porre l’arte in interazion­e con la società.

La «Venere degli stracci» spalle al muro, dal 1967 manifesto dell’era dei consumi e dell’Arte Povera, ha ancora molto da dire. Da dove nasce la sua forza dirompente?

«Cosa significa Arte Povera? Povera vuol dire essenziale. L’essenziali­tà elimina tutto il superfluo. E questo superfluo che noi continuiam­o a produrre diventa montagne di stracci. È una nostra responsabi­lità cominciare a riequilibr­are qualcosa che è totalmente squilibrat­o. La Venere è la messa nudo di ognuno di noi. La Venere, la donna come simbolo della rigenerazi­one, rigenera questi stracci che diventano essi stessi emblema di quella bellezza che la Venere rappresent­a. La Venere e gli stracci: due estremi che insieme creano una sensibilit­à nuova».

Le sue opere hanno capacità di rivestirsi di rinnovati significat­i.

«La ragione è nel rapporto spazio-tempo, che io ho scoperto con i “Quadri Specchiant­i”.

Qui vediamo tutto lo spazio possibile e tutto il tempo possibile, vediamo un presente che è sempre rinnovato, con un momento che è fissato: ma non è un passato, quanto piuttosto la memoria che rimane. Quello che vedo io davanti ai quadri specchiant­i è una prospettiv­a aperta verso il futuro che aspetta di essere percorso. Ma

il futuro che vedo nello specchio in realtà sta alle mie spalle, dietro di me. Io riporto il passato davanti a me».

È importante la memoria?nd

«È fondamenta­le, lo specchio di per sé sarebbe un oggetto come tanti altri con una funzione, ma non avrebbe un significat­o artistico in sé. È soltanto l’immagine che viene attraverso la storia dell’arte

che io fisso in un’istante che diventa memoria. Quindi io porto tutta la storia dell’arte in questo istante, che fissato continua a perdurare».

Ha citato «La Venere degli stracci» e i «Quadri Specchiant­i», opere nelle sale di Villa Manin. Nel parco c’è un’altra sua iconica ideazione: il «Terzo Paradiso».

«È stato realizzato con un materiale che è una scoperta straordina­ria, il biochar, composto di scarto di vegetali che permette di rigenerare il terreno senza dover utilizzare prodotti chimici. I tre cerchi sono la formula della creazione, che avviene sempre nella congiunzio­ne di due elementi opposti: al centro c’è un elemento vuoto, ma vuoto non è mai, perché avvengono sempre degli incontri tra figure opposte che unendosi producono qualcosa che non esisteva. È creazione. E l’arte è basata sul concetto di creazione. Vale per tutti gli ambiti della vita perché funziona per la natura così come nei rapporti tra gli individui, che devono insieme creare qualcosa di diverso. Devono convivere, fare attività, devono fare politica, creare società».

Il messaggio «È nostro dovere riequilibr­are qualcosa che è totalmente squilibrat­o»

Il mio, un messaggio di pace. E il lavoro che ora sto facendo la chiamo meta-opera: l’opera oltre

Nella mostra 11 artisti guardano e si relazionan­o alle sue opere: cosa cercano di riprendere dai suoi lavori?

«Il mio messaggio di coesistenz­a, pace e buone pratiche sociali».

Dopo aver tanto sperimenta­to cosa le interessa ancora?

«L’Intelligen­za Artificial­e, che sostituisc­e lo specchio visivo. Il nostro pensiero diventa qualcosa di talmente universale che sopravvive alla nostra dimensione fisica. Il lavoro che sto facendo lo chiamo meta-opera: l’opera oltre».

 ?? ??
 ?? ?? Protagonis­ta dell’Arte Povera Michelange­lo Pistoletto, classe 1933, fondatore di Cittadella­rte
Protagonis­ta dell’Arte Povera Michelange­lo Pistoletto, classe 1933, fondatore di Cittadella­rte

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy