“Comune arrogante, siamo stremati”
All'indomani del salasso Tari approvato dal consiglio comunale, insorgono Confartigianato e Confesercenti
▶ VITERBO
Un colpa di coda che rischia di strozzare le imprese. All'indomani del salasso Tari approvato dal consiglio comunale, insorgono le associazioni di categoria viterbesi, secondo cui l'aumento di oltre il 13% della tassa sui rifiuti ha quasi il carattere della beffa, di un accanimento per niente terapeutico nei confronti di aziende già stremate dalla crisi e da una tassazione tra le più alte d'Italia. Andrea De Simone, direttore di Confartigianato imprese Viterbo, non entra nel merito dei conti comunali e dei contenziosi con la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, ma non nasconde tutta la sua contrarietà al provvedimento: "Sono convinto che di questo aumento si sarebbe potuto fare a meno - sottolinea DeSimone - ma, a quanto pare, ancora una volta questa amministrazione ha scelto la strada più semplice: usare cittadini e imprese come un bancomat. Sconcerta inoltre l'arroganza con cui è stato deciso questo rincaro: da un'amministrazione a fine mandato, per di più con una maggioranza risicatissima". L'aumento Tari, secondo il direttore di Confartigianato, è la beffa che si aggiunge al danno di un servizio che lascia eufemisticamente a desiderare: "Sabato scorso, in occasione della nostra manifestazione Degustando la Pasqua - continua il direttore dell'associazio- ne di categoria - a mezzogiorno il centro storico, e Corso Italia in particolare, era ancora pieno di buste e sacchi dell' immondizia non ritirati. E' per avere questo spettacolo che cittadini e imprese devono pagare di più?". L'assessore all'ambiente Maurizio Tofani ha detto che il rin- caro produrrà solo un allineamento della tariffa viterbese, "oggi tra le più basse del Lazio", agli standard. Unagiustificazione che per De Simone non tiene: "Questo aumento graverà non poco sui bilanci di bar, attività olaboratori artigianali, che già pagano addizionali Irpef, regionale e co- munale, tra le più alte d'Italia. Tutto si può dire meno che la politica fiscale di questa amministrazione sia stata premiante nei confronti delle imprese". Fortemente critico rispetto al provvedimento anche il presidente di Confesercenti Vincenzo Peparello, il quale ricorda anche come la sua associazio- ne di categoria qualche anno fa sottoscrisse con diverse amministrazioni, a cominciare da quella di Viterbo, un protocollo d'intesa per scongiurare aumenti ulteriori della tassazione: "Oggi invece ci ritroviamo questa mazzata inattesa - nota Peparello - che va a colpire imprese già allo stremo. Il lato paradossale di questa vicenda è che la raccolta differenziata, che i cittadini e gli imprenditori viterbesi hanno imparato a fare, avrebbe dovuto comportare un risparmio in virtù dei minori costi per il conferimento in discarica. Sappiamo che oggi i Comuni sono obbligati per legge a coprire il 100% del costo del servizio con la tariffa, ma sappiamo anche che una gestione più oculata, come avvenuto in altre realtà, avrebbe permesso di diminuire la Tari anziché di aumentarla. E' un fatto ormai acclarato - conclude Peparello - che là dove aumenta la tassazione si innesca un circolo vizioso che impoverisce il territorio e che porta molte imprese in difficoltà a diventare morose". ◀