Nell’uovo di Pasqua la beffa della bolletta da due centesimi
L’utente dovrà provvedere a mettersi in regola con la Talete e se non lo facesse rischierebbe una multa di 50 euro
▶ MARTA Nell’uovo di Pasqua si possono trovare anche di queste soprese. Come una bolletta da due centesimi. Una bolletta spedita da Talete (gestore unico del servizio idrico integrato in provincia di Viterbo), recapitata qualche giorno fa al signor A.C., residente in viale Trieste a Marta, da “appena” un centesimo. Aperta la busta, nello spazo riservato alle fatture precedenti da pagare, l’utente di Marta ha saputo che nel primo trimestre del 2014 aveva un arretrato da pagare di uncentesimo, stessa cosa per il quarto trimestre: totale 2 centesimi. Unacifra irrisoria, forse un errore del computer dell’azienda. Ma errore o meno, l’amico martano quel centesimo lo dovrà pagare, maggiorato della spesa per il conto corrente postale di un euro e 50 centesimi, cioè un euro e 49 centesimi più della fattura. Altrimenti per l’azienda viterbese lui diventerà un moroso. Con tutto quello che la cosa può comportare. “Tanto più - dichiara con di- sappunto il cittadino martano - che ad oggi, tutte le bollette trimestrali pervenutemi dal 2014, portavano la chiara dicitura che erano state pagate tutte regolarmente”. “Però se non pago - afferma -, per la Talete divento moroso e rischio, per 1 centesimo, che mi arrivi una bella multa di ben 50 euro. Una vera e propria assurdità” commenta infine. Ma notizie come questa non sono poi così rare, spesso se ne sente parlare in televisione, anche se si tratta di casi che fanno da un lato sorridere, ma dall’altro anche incavolare le persone che ne sono vittime e che si sentono prese in giro. Manon finisce qui. Ironia della sorte, dopo il danno c’è anche la beffa. Perché il cittadino di Marta non può neanche usufruire dell’acqua potabile. Sono anni infatti, che per il contenuto elevato di arsenico, a Marta l’acqua del rubinetto non è potabile e i residenti, sono costretti (loro malgrado) a mettere mano al portafogli, andare nei supermercati e fare rifornimento di bottiglie d’acqua da bere, che gravano e anche pesantemente sul bilancio familiare. Aparte questo la notizia dell’arrivo a un concittadino della bolletta da 1 solo centesimo, ha subito fatto il giro del paese creando un certo disappunto fra la popolazione. Il tutto considerando che, come detto, l’acqua che Talete costringe a pagare fior di quattrini, non si può nemmeno bere. Quindi gli utenti, sempre più infastiditi e amareggiati da una situazione che si trascina da anni, sono decisamente seccati e amareggiati. Ecco che allora ricominciano le polemiche sulla gestione del servizio idrico unico affidata alla Talete, società che non piaceva all’inizio ai martani e che più si va avanti e piace sepre meno. Intanto però le chiacchiere di piazza lasciano il tempo che trovano, perchè l’utente che ha ricevuto l’assurda bolletta (che tra l’altro si riferisce a ben quattro anni fa), deve pagarla, altrimenti potrebbe vedersi arrivare anche una bella multa. ◀