Torna la processione che si ripete da 400 anni
La tradizione del Venerdì Santo arricchita da figuranti in costume e tante novità
▶ BAGNOREGIO Quattrocento anni di tradizione, tramandata di generazione in generazione. Una delle rievocazioni della Passione di Cristo più antiche del Lazio. Tutto questo rivive venerdì alle 21.30 a Bagnoregio. Un corteo composto da tre parti: storica, folkloristica e religiosa. Laparte storica è costituita da persone in costumed’epoca romana. Quella folkloristica contiene le iconografie sante, che vengono portate a spalla da bambini e ragazzi e sono illuminate a fiamma viva. La parte religiosa è composta dalle confraternite e al centro c’è l’asse di tutta la manifestazione: il crocifisso ligneo di Civita di Bagnoregio. Esce una sola volta l’anno da Civita e torna, come da tradizione, nella cattedrale subito dopo la processione del Venerdì Santo. “Si tratta di un momento molto suggestivo e sentito nella vita della nostra comunità e ringrazio il comitato processione Venerdì Santo, il presidente Giordano Fioco, e le tante associazioni e cittadini che ogni an- no rendono possibile il ripetersi di questo pezzo della nostra tradizione - commenta il sindaco Bigiotti. La manifestazione, realizzata e custodita negli anni dal Comitato Processione Venerdì Santo, è curata nei minimi dettagli. Gli abiti indossati sono il frutto del sapiente lavoro di sarti e maestri cuoiai bagnoresi. Suggestiva e coinvolgente la colonna sonora che accompagna l’iniziativa. Trecento le comparse coinvolte, per un evento che cammina sull’interessante confine tra spettacolarità e fede. Quest’anno il comitato ha deciso una novità una novità: far unire tutti gli spettatori al rientro della processione, quasi a diventare partecipanti dell’evento, fino a raggiungere piaz- za Sant’Agostino dove la manifestazione avrà termine. Qui è previsto il solenne saluto rendendo omaggio alla statua del Santissimo Crocifisso e alla confraternita di Civita. ◀