I vincitori fanno il pieno anche a Montecitorio Pd mezzo all’asciutto
Alla Camera va in scena lo stesso copione del Senato per l’ufficio di presidenza Il centrodestra lascia ai perdenti soltanto una poltrona da vice, che va a Rosato
▶ ROMA- Dopoil Senato, lo schema viene ripetuto alla Camera. Il Movimento 5 stelle permette ai dem solo l’elezione di un vicepresidente, niente altro. Il Partito democratico ha indicato l’autore dell’attuale legge elettorale, Ettore Rosato. Ma i pentastellati, signori dei numeri in Parlamento assieme al centrodestra, non hanno consentito l’elezione di alcun questore del Pd. Questo era già accaduto al Senato, e naturalmente non è piaciuto al Pd guidato da Maurizio Martina.
“Quanto accaduto nelle ultime ore in Parlamento rappresenta un indizio, pesante e preoccupante, sul modo in cui la nuova maggioranza tra destra e 5 stelle si appresta a gestire le nostre istituzioni democratiche”, sentenzia il deputato democratico Andrea Romano nell’editoriale del giornale di partito, “Democratica”. Di tutt’altro tenore la lettura pentastellata. Di Maio, spiegando che la Camera da sola costa circa un miliardo di euro all’anno, sottolinea che “questi incarichi istituzionali per noi non rappresentano poltrone, perché tutti rinunceranno ai privilegi che ne derivano, ma ci permetteranno di abolire i vitalizi ed eliminare gli sprechi”, specie ora che nell’ufficio di presidenza di Montecitorio ci sono 6 componenti pentastellati più il presidente Fico.
I questori eletti sono tre. Per il Movimento c’è Riccardo Fraccaro, finito sotto i riflettori la scorsa settimana quando è stato candidato allo scranno più alto di Montecitorio, poi andato appunto a Roberto Fico. Gli altri due questori sono Gregorio Fontana di Forza Italia ed Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia, mentre resta fuori Rosa Maria Di Giorgi, indicata dal Partito democratico.
Diverso il gioco di ripartizione per ciò che ha riguardato le vicepresidenze di palazzo Madama, dove ad affiancare il pentastellato Fico ci saranno i quattro principali partiti dell’emiciclo. Oltre al dem Rosato, sono stati eletti anche Lorenzo Fontana della Lega, che come Salvini ha passato buona parte della sua carriera politica tra Bruxelles e Strasburgo, mentre Forza Italia sarà rappresentata da Mara Carfagna. E’ vero che dalla partita delle vicepresidenze rimane fuori Fratelli d’Italia, che al Senato potrà contare su Ignazio La Russa, ma a Palazzo Madama lo scranno più alto era andato a un esponente della coalizione di centrodestra, la forzista Elisabetta Casellati. A Montecitorio, invece, i 5 stelle hanno sia un presidente che un vice, Maria Edera Spadoni. Nella partita per gli 8 segretari d’aula, si ripete il copione visto con i questori: il Partito democratico rimane fuori da ogni genere di assetto. Fanno invece il pieno Movimento 5 stelle e Lega. Il primo può contare su Azzurra Cancelleri, Mirella Liuzzi, Vincenzo Spadafora e Carlo Sibilia. La seconda su Silvana Andreina Comaroli, Marzio Liuni e Raffaele Volpi.
Unico esterno all’asse gialloverde è Francesco Scoma di Forza Italia. La candidata dei dem, Alessia Morani, ha ottenuto meno voti degli altri otto colleghi, e quindi non è stata eletta. ◀