Corriere di Viterbo

I vincitori fanno il pieno anche a Montecitor­io Pd mezzo all’asciutto

Alla Camera va in scena lo stesso copione del Senato per l’ufficio di presidenza Il centrodest­ra lascia ai perdenti soltanto una poltrona da vice, che va a Rosato

- Di Matteo Bosco Bortolaso

▶ ROMA- Dopoil Senato, lo schema viene ripetuto alla Camera. Il Movimento 5 stelle permette ai dem solo l’elezione di un vicepresid­ente, niente altro. Il Partito democratic­o ha indicato l’autore dell’attuale legge elettorale, Ettore Rosato. Ma i pentastell­ati, signori dei numeri in Parlamento assieme al centrodest­ra, non hanno consentito l’elezione di alcun questore del Pd. Questo era già accaduto al Senato, e naturalmen­te non è piaciuto al Pd guidato da Maurizio Martina.

“Quanto accaduto nelle ultime ore in Parlamento rappresent­a un indizio, pesante e preoccupan­te, sul modo in cui la nuova maggioranz­a tra destra e 5 stelle si appresta a gestire le nostre istituzion­i democratic­he”, sentenzia il deputato democratic­o Andrea Romano nell’editoriale del giornale di partito, “Democratic­a”. Di tutt’altro tenore la lettura pentastell­ata. Di Maio, spiegando che la Camera da sola costa circa un miliardo di euro all’anno, sottolinea che “questi incarichi istituzion­ali per noi non rappresent­ano poltrone, perché tutti rinunceran­no ai privilegi che ne derivano, ma ci permettera­nno di abolire i vitalizi ed eliminare gli sprechi”, specie ora che nell’ufficio di presidenza di Montecitor­io ci sono 6 componenti pentastell­ati più il presidente Fico.

I questori eletti sono tre. Per il Movimento c’è Riccardo Fraccaro, finito sotto i riflettori la scorsa settimana quando è stato candidato allo scranno più alto di Montecitor­io, poi andato appunto a Roberto Fico. Gli altri due questori sono Gregorio Fontana di Forza Italia ed Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia, mentre resta fuori Rosa Maria Di Giorgi, indicata dal Partito democratic­o.

Diverso il gioco di ripartizio­ne per ciò che ha riguardato le vicepresid­enze di palazzo Madama, dove ad affiancare il pentastell­ato Fico ci saranno i quattro principali partiti dell’emiciclo. Oltre al dem Rosato, sono stati eletti anche Lorenzo Fontana della Lega, che come Salvini ha passato buona parte della sua carriera politica tra Bruxelles e Strasburgo, mentre Forza Italia sarà rappresent­ata da Mara Carfagna. E’ vero che dalla partita delle vicepresid­enze rimane fuori Fratelli d’Italia, che al Senato potrà contare su Ignazio La Russa, ma a Palazzo Madama lo scranno più alto era andato a un esponente della coalizione di centrodest­ra, la forzista Elisabetta Casellati. A Montecitor­io, invece, i 5 stelle hanno sia un presidente che un vice, Maria Edera Spadoni. Nella partita per gli 8 segretari d’aula, si ripete il copione visto con i questori: il Partito democratic­o rimane fuori da ogni genere di assetto. Fanno invece il pieno Movimento 5 stelle e Lega. Il primo può contare su Azzurra Cancelleri, Mirella Liuzzi, Vincenzo Spadafora e Carlo Sibilia. La seconda su Silvana Andreina Comaroli, Marzio Liuni e Raffaele Volpi.

Unico esterno all’asse gialloverd­e è Francesco Scoma di Forza Italia. La candidata dei dem, Alessia Morani, ha ottenuto meno voti degli altri otto colleghi, e quindi non è stata eletta. ◀

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A destra il presidente Roberto Fico con la leader di FdI Giorgia Meloni A sinistra l’abbraccio fra la capogruppo di Forza Italia Maria Stella Gelmini e la neo vicepresid­ente di Montecitor­io, Mara Carfagna
Confronto e compliment­i A destra il presidente Roberto Fico con la leader di FdI Giorgia Meloni A sinistra l’abbraccio fra la capogruppo di Forza Italia Maria Stella Gelmini e la neo vicepresid­ente di Montecitor­io, Mara Carfagna

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