Si dimette la Ciambella, le divisioni diventano voragini: “Intervengano i vertici nazionali”
Dall’annuncio di farsi da parte della presidente dell’assemblea provinciale dem la pietra tombale di ogni tentativo di ricomposizione del partito locale
▶ VITERBO
Dopo il segretario si dimette anche la presidente. Aquasi un mese dallo tsunami elettorale, la nave in gran tempesta del Pd viterbese si ritrova praticamente senza più nocchieri. Altro che ricostruzione dell’unità: la lettera con cui Luisa Ciambella ha comunicato ieri al presidente nazionale Matteo Orfini la sua decisione di farsi da parte è una lapide sui tentativi di riportare in casa dem non tanto l’amore (che non c’è mai stato) ma quanto meno un minimo di convivenza civile. Invece continuano a volare i piatti. “In questo breve periodo alla guida dell’assemblea provinciale - esordisce la dimissionaria - ho cercato in ogni modo di favorire una ripresa di rapporti unitari nel partito, che nel suo complesso non aveva mai accettato la nostra vittoria congressuale. Dopo le elezioni, il segretario provinciale come segno di disponibilità e di responsabilità ha rassegnato le sue dimissioni. Unatto non dovuto perché il Pd della Tuscia è risultato il primo del Lazio, frutto di una competizione franca e leale. Unrisultato, quello delle regionali a Viterbo, che ha sicuramente contribuito in maniera significativa alla vittoria del presidente Zingaretti che è stata di stretta misura”. Purtroppo, sottolinea Ciambella, non c’è stato neanche il tempo di rivendicare questo risultato “e di costruire le ragioni di una ripartenza” perché la conflittualità reciproca è aumentata: “Si è generata solamente una costante richiesta di azzeramento del gruppo dirigente all’insegna del ‘guai ai vinti’ a cui con onestà hanno fatto seguito altri atteggiamenti altrettanto divisivi e divaricanti”. Il colpo finale alla ricostruzione dell’unità, secondo l’ormai ex presidente, l’ha dato proprio il governatore del Lazio “con il suo contributo illuminato” che ha acuito “ulteriormente i conflitti rischiando di portare il Pd provinciale all’implosione”. Dove il “contributo illuminato” di Zingaretti è ovviamente la nomina ad assessore ester- no della fedelissima di Panunzi, Alessandra Troncarelli.
“Sento su di me forte la responsabilità alla vigilia delle elezioni amministrative - continua Ciambella - ma ritengo che per favorire un processo che dia al Pd viterbese la forza non di voltare pagina ma di cambiare libro occorre un autorevole contributo esterno come avvenuto in tante altre province italiane”. Di qui le sue dimissioni irrevocabili. La vicesindaca di Viterbo conclude con l’auspicio “che il partito nazionale, secondo i dettami statutari, intervenga per ricostruire l’unità del partito provinciale su valori chiari e prospettive condivise”. ◀