“Assurdo chiedere di azzerare la segreteria provinciale”
Nel mirino anche Mazzoli: “Se lascia il segretario, a cascata si dimettono gli altri”
▶ VITERBO
Se uno dei “padroni” da cui liberarsi, per l’ex segretario provinciale del Pd, è il rieletto consigliere regionale Enrico Panunzi, gli altri sono il (anche lui riconfermato) governatore del Lazio Nicola Zingaretti, e il non più parlamentare Alessandro Mazzoli. Contro i quali Egidi spera possano intervenire i dirigenti nazionali. “Nonparlo per bocca di nessuno - tuona Egidi - ma le dimissioni della presidente provinciale del Pd Luisa Ciambella pongono un tema politico, che i livelli superiori dovranno valutare. La direzione nazionale deve aiutarci guardando alle imminenti elezioni amministrative”. E ancora: “Il Pd locale ha bisogno di certezze. Ma attenzione: o noi indaghiamo le ragioni profonde di questa fine, oppure non risolveremo nulla”. Contro Mazzoli dice: “Chiede di azzerare la segreteria provinciale. Masabenissimo, essendo stato e essendosi dimesso da segretario regionale del partito, che quando un segretario lascia, a cascata si dimettono anche tutti gli altri membri della segreteria”. Su Zingaretti: “Sono scioccato dalla lettura del risultato sulle regionali. Si dice che abbiamo vinto masiamo sotto in Consiglio regionale”. Nella sua analisi post voto, Egidi spazia: “Sono convinto che la sconfitta del 4 marzo coincida con la data del 4 dicembre (sconfitta di Matteo Renzi al referendum costituzionale). Da lì in poi abbiamo vissuto un’agonia”. Dice “no” a governare coi 5 Stelle. “Dobbiamo ricostruire un grande partito che non abbia satelliti. Altrimenti, è finita. Ora dobbiamo lottare per questo. Io lo farò in forme diverse. La politica è una passione e dalle passioni non ci si dimette”. ◀
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