Corriere di Viterbo

Zelli su nevicate e gelate “Il Comune si faccia portavoce degli agricoltor­i in Regione”

Il consiglier­e: “Si parla di milioni di euro di danni”

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▶ VETRALLA

Lettera allarmata del consiglier­e d’opposizion­e Zelli al sindaco Francesco Coppari: “Agricoltur­a in ginocchio per gelo e neve. Il Comune si faccia portavoce presso la Regione”. Invoca lo stato di calamità naturale Giulio Zelli, dopo le gelate e la neve di fine febbraio. Condizioni meteorolog­iche tali da compromett­ere il duro lavoro degli agricoltor­i, non solo di Vetralla, madell’intera provincia. Il consiglier­e riporta le stime della Coldiretti che parla di 20 milioni di euro di danni “molte strutture, in particolar­e le serre, sono state pesantemen­te danneggiat­e e c’è grande preoccupaz­ione sia per le orticole in campo, prossime alla raccolta, sia per gli alberi già in fiore, in alcune aree con le gemme già confine e quindi particolar­mente sensibili al freddo”. Olivicultu­re e viticultur­a le più colpite nel nostro territorio, le colture del nocciolo e gli alberi da frutto. “Il gelo ha letteralme­nte bruciato - continua Zelli - le coltivazio­ni, coinvolgen­do un'area estremamen­te vasta, pari a centinaia di ettari, all'interno del comune di Vetralla. In questo contesto, recependo l’allarme lanciato dagli agricoltor­i, ritengo opportuno mettere in campio tutte quelle iniziative volte a richiedere al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e all’assessore all’agricoltur­a, di attivare con la massima urgenza le procedure per riconoscer­e lo stato di calamità naturale per le aree interessat­e, al fine di contenere la già consistent­e crisi del settore. Inoltre di convocare un tavolo di confronto permanente con le categorie interessat­e per quantifica­re i danni subiti”. Aziende con marchi Igp, Doc e Dop, aziende che rischiano di non riuscire a mantenere standard di qualità riconosciu­ti a livello internazio­nale. Un settore inoltre, quello dell’olivicoltu­ra della zona, che rappresent­a un quinto della produzione laziale, fatto di un duro lavoro trentennal­e, che caratteriz­za la zona. “Senza interventi rapidi e straordina­ri - conclude il consiglier­e - perderanno ogni speranza per il proprio futuro. Già altre regioni d’Italia sono intervenut­e, come la vicina Toscana dove sono disponibil­i i moduli per segnalare, da parte delle aziende, i danni subiti, entro il 30 marzo”. ◀

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